Olimpiadi di Londra 2012, la Rai, la diretta ed Art Attack
Scelte incomprensibili del servizio pubblico: da difendere quando occorre, da criticare se prende cantonate.
A me piace, Art Attack. E, d’accordo, in questo preciso istante, delle Olimpiadi di Londra 2012, ci sono in diretta solamente la scherma, la pallavolo, il basket, il canottaggio, il beach volley, il badminton, la pallamano e il tiro con l’arco, ma non c’è nessun italiano in gara. C’è anche il Double trap, con due italiani in gara, ma per ora non lo sta mandando nemmeno SKY.
Fatte queste premesse, ecco, il fatto che la rete olimpica, Rai2, mandi in onda Art Attack mi lascia qualche perplessità.
Così come mi lascia qualche perplessità il fatto che, quando si devono fare delle scelte (Rai Sport praticamente spenta, che manda le repliche del Giro d’Italia o del Tour de France, resta comunque una cosa clamorosa) e ci si sposti da uno sport all’altro, si utilizzi un metodo che poteva andare bene per Seul 1988. Mi spiego: ci sono due eventi in contemporanea. Marta Menegatti e Greta Cicolari stanno triturando le avversarie britanniche nel beach volley, e c’è anche la scherma. Allora si stoppa il collegamento con il beach volley, si manda live la scherma (senza il picture in picture che almeno potrebbe farti vedere come vanno le azzurre), poi ci si ricollega con l’arena. Dove il beach volley è già finito, ma la Rai, appunto, fa come vent’anni fa, manda la differita della telecronaca in diretta, che però sul web è già stata annunciata con il suo risultato definitivo.
Ora. Ho difeso ampiamente la Rai nella sua copertura olimpica – e ho personalmente deciso di non infierire, laddove si sarebbe potuto dissertare sulla qualità dei commenti e delle domande agli atleti in gara, per dire. Ma queste scelte sono francamente incomprensibili. Nell’era della diffusione social dell’informazione, non puoi mandare Art Attack sulla rete olimpica mentre ci sono una decina di specialità in diretta. E non puoi fare un finto live.