È iniziata la stagione del consolidamento per Oggi è un altro giorno, il talk show pomeridiano di Serena Bortone, tornato in onda solamente oggi su Rai 1, martedì 14 settembre, dopo l’agitazione sindacale che ha stravolto i palinsesti di ieri.
Dopo la visione della prima puntata, non vi è da segnalare alcun cambiamento rilevante, aggiungendo anche un “meglio così”. La conferma della formula con la quale fu aggiustato il tiro, l’anno scorso, nel corso della prima edizione, era l’unico sentiero percorribile per un programma che aveva trovato, con un lavoro in divenire, più di una semplice quadra ma una propria identità riconoscibile, un mini-format nel format, con la trovata degli Affetti Stabili che non poteva non essere confermata.
E non è un caso, presumibilmente, che la nuova edizione abbia avuto inizio con una sorta di piccola autocelebrazione, con la riproposizione di un momento musicale (l’esibizione di Rosanna Fratello) che, l’anno scorso, suggellò la virata del programma verso un pop intelligente che ha reso il talk show più trasversale e maggiormente adatto al pomeriggio della rete ammiraglia Rai.
Oggi è un altro giorno potrebbe anche approfittare della decisione di altri programmi di rimuovere la parte più frivola nel proprio programma, lasciando a Serena Bortone la possibilità di diventare il volto principale dell’infotainment, definizione che, col trascorrere del tempo, è divenuta sinonimo di una prassi televisiva, non del tutto compresa, di passare, con troppa scioltezza, da un argomento serio ad uno anche fin troppo leggero.
A Oggi è un altro giorno, l’infotainment è di qualità, segnando anche una piccola svolta nel modo di barcamenarsi tra i vari argomenti, di differente natura.
Oggi è un altro giorno: la prima puntata
È sufficiente prendere da esempio da quanto avvenuto in questa prima puntata per rendersi conto che la parte pop del programma, raramente, scivola in qualcosa di sconveniente.
Oggi, nel caso di un’intervista a Giuliana De Sio e Alessandro Haber, un’intervista non semplice da gestire, è giusto sottolineare come la conduttrice se la sia cavata perfettamente nei punti più problematici del blocco: le parolacce dell’attore e poi argomenti come corna, schiaffi, interruzioni di gravidanza, “gliel’ho data”… Un’intervista particolare dove, però, alla fine, non si è registrato nulla che possa essere definito come trash.
La parte dell’attualità, di conseguenza, diventa indubbiamente più digeribile, nonostante argomenti sciorinati e sviscerati pressoché ovunque: Green Pass, obbligo vaccinale, terza dose.
Certo, la dedica musicale finale, eseguita da Memo Remigi, prossimo concorrente della nuova edizione di Ballando con le Stelle, e Jessica Morlacchi, a tema Coronavirus, magari, era evitabile.
Il principale ostacolo, probabilmente, è proprio quello di non lasciarsi trascinare dal troppo entusiasmo e dai feedback positivi del pubblico.