Home Occupazione tv in calo del 4%. In Rai più tagli ai giornalisti

Occupazione tv in calo del 4%. In Rai più tagli ai giornalisti

Una recente ricerca di R&S Mediobanca lo conferma: negli ultimi 5 anni i maggiori tagli ai giornalisti li ha fatti la Rai

pubblicato 4 Dicembre 2014 aggiornato 2 Settembre 2020 21:12

I dati parlano chiaro, esasperando lo sconforto dei tanti precari dello spettacolo e del giornalismo televisivo: l’occupazione tv è in calo di quasi il 4% negli ultimi 5 anni nelle tv italiane, coinvolgendo circa mille dipendenti. La contrazione degli organici è stata del 3,5% per Mediaset (di cui -7,7% in Italia), del 3,6% per La7, del 2,9% per Rai e più contenuta per Sky Italia (-0,9%). E’ quanto è emerso dall’indagine R&S Mediobanca sui principali operatori televisivi italiani.

Nell’ultimo anno la riduzione della forza lavoro si è fatta complessivamente più incisiva: -15,1% per La7, -5,9% per Mediaset (di cui -6,5% in Italia), -2,7% per Sky e -1,5% per Rai. Rai ha registrato una maggiore incidenza di operai (8,4% contro l’1,5% di Mediaset, nulla in Sky e La7), mentre la quota impiegatizia è massima in Sky (88%) e minima in Rai (73,5%).

La caduta della forza lavoro ha coinvolto in misura più intensa i giornalisti Rai (-6,3%), mentre sono in aumento quelli degli altri operatori (+16,3% i giornalisti di La7, +5,7% quelli di Sky e +1,6% quelli di Mediaset).

Tra i quattro principali operatori televisivi italiani, la maggior presenza di giornalisti è a La7, pari al 22,6% della forza lavoro, in aumento dal 19,1% del 2009, Sky e Mediaset si collocano su valori similari (8,1% e 8,4%), intermedia la posizione di Rai (14,7%), che però è l’unica società ad avere ridotto la loro presenza (era pari al 15,2% nel 2009).

Analizzando la composizione dei dipendenti, se nel 2013 La7 ha segnato la maggiore incidenza di giornalisti, a Mediaset pesano di più i dirigenti rispetto alla concorrenza: 7,3% contro il 3,9% di Sky, il 2,5% di Rai e il 2,3% di La7.

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