Home Notizie Non sono una signora, la giudice Vanessa Van Cartier: “La politica italiana non vuole mandarlo in onda”

Non sono una signora, la giudice Vanessa Van Cartier: “La politica italiana non vuole mandarlo in onda”

Non sono una signora, tornano le voci sullo stop al programma di Rai2 condotto da Alba Parietti sulle drag queen. Ecco cosa è successo

26 Aprile 2023 22:23

A novembre, anzi no. A dicembre, anzi no. A febbraio, anzi no. A maggio? Forse no. Continua il tormentone legato alla messa in onda di Non sono una signora, il nuovo programma di Rai2 condotto da Alba Parietti. Stavolta, a mettere in discussione l’emissione della prima puntata del format è Vanessa Van Cartier, ossia una delle componenti della giuria tecnica (come anticipato da TvBlog mesi fa).

In un post pubblicato sui social, infatti, la drag queen belga di grande successo internazionale, vincitrice della seconda stagione di Drag Race Olanda e già giudice della seconda stagione di Make Up Your Mind (Non sono una signora è l’adattamento italiano proprio di questo format) si è sfogata e scagliata contro la politica italiana scrivendo, ad un certo punto, quanto segue:

Una politica che nel 2023 non vuole mandare in onda un programma sulle dragqueens.

https://twitter.com/Vanessavancart2/status/1651274176949362688

Notando che tra i like ottenuti dal medesimo post su Instagram figura anche quello di Sabrina Salerno, che dovrebbe far parte del panel vip del programma, ricordiamo che a gennaio scorso la Rai, e in particolare la direzione Intrattenimento Prime Time, guidata da Stefano Coletta, aveva diffuso una nota stampa perentoria comunicando che “il periodo di programmazione per la prima serata condotta da Alba Parietti è previsto a maggio 2023 per 5 puntate“. Successivamente i listini editoriali pubblicati da Rai Pubblicità indicavano in martedì 16 maggio la data utile per il debutto di Non sono una signora.

A tre settimane dal via, qualcosa è cambiato e il programma è destinato a subire un ulteriore slittamento? Oppure le parole di Vanessa van Cartier sono da considerarsi un mero sfogo personale, a maggior ragione in assenza di nuove comunicazioni ufficiali da parte di Viale Mazzini?