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Non smettere di sognare: molta danza e poco ritmo

Non smettere di sognare, che cosa non si è capito. Alla fine è andato in onda ieri sera, con un boom di ascolti, quasi sette milioni ma a scorrerlo con le sue continue citazioni a Jennifer Beals mi ha fatto venire la voglia di riprendere il vecchio Flash Dance e di riguardarmelo, ma anche una

di marina
4 Giugno 2009 08:31

strikedown

Non smettere di sognare, che cosa non si è capito. Alla fine è andato in onda ieri sera, con un boom di ascolti, quasi sette milioni ma a scorrerlo con le sue continue citazioni a Jennifer Beals mi ha fatto venire la voglia di riprendere il vecchio Flash Dance e di riguardarmelo, ma anche una capatina a Pretty Woman sarebbe servita.

Non per fare paragoni: ma l’adrenalina non c’era e neanche quella danza tonica e sensuale che ti fa venire voglia di indossare le scarpette da ballo. La controfigura danzante di Alessandra Mastronardi, ha sprecato il suo lavoro: stacchi continui in primo piano sul viso della protagonista con sguardo fisso e poca fatica sul volto hanno reso poco credibili le scene dell’allenamento solitario nella vecchia fabbrica, tra catene, sudore e mura scrostate, così come il provino alla scuola internazionale di danza. Molto più coinvolgente il vecchio spot pubblicitario del tè freddo o le citazioni della clip musicale della spice Geri Halliwell.

Dunque la storia è quella di Stella, giovane operaia al mercato del pesce di Genova, orfana e con un patrigno ubriacone e con una sorella imbranata, innamorata della danza sua unica passione di vita, che si ritrova suo malgrado a partecipare ad una clip del rapper Tormento dopo che il destino le ha messo suoi sui passi il Richard Gere “de noiatri” Roberto Farnese, nei panni di Lorenzo potente produttore televisivo.

Stella non ambisce alla tv (che speranze ha con quel nome?) ma alla scuola di danza internazionale: vuole fare seriamente la ballerina. Intanto per sbarcare il lunario e tenere caldo il cuore su un palco si esibisce la sera in una discoteca come cubista. Ma il destino ha per lei in serbo altre avventure (il riassunto del film lo trovate qui) fino a portarla al compimento della parabola di Cenerentola dove trova il principe azzurro e l’happy-end.

Perché è piaciuto nonostante sia mancato proprio il ritmo? Il target a cui è destinato ama Alessandra Mastronardi, ama il suo volto pulito e le sue espressioni dolci e forse non ha memoria della storia della danza in tv o al cimema e probabilmente non ha nulla da rimpiangere. Il surrogato di ieri sera ha trovato ascolto nel vuoto dei palinsesti di questi giorni? Di certo non dobbiamo smettere di sognare, ma che almeno siano sogni a cinque stelle!

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