Home La7 Non è l’Arena, il saluto finale di Massimo Giletti: “Sono stati quattro anni straordinari a La7”. Addio in arrivo?

Non è l’Arena, il saluto finale di Massimo Giletti: “Sono stati quattro anni straordinari a La7”. Addio in arrivo?

Un discorso che sembrava ormai essersi archiviato torna ad aprirsi, dopo il saluto finale di Massimo Giletti a Non è l’Arena: il giornalista resterà a La7?

14 Giugno 2021 12:02

“Questa è l’ultima puntata di Non è l’Arena. Sono stati quattro anni straordinari vissuti qui a La7. Vi auguro una felice estate. Ad maiora!”. Con queste parole si è conclusa quella che ieri sera sembrava dover essere semplicemente l’ultima puntata stagionale del programma condotto da Massimo Giletti: questo saluto finale, però, ha indubbiamente riaperto una questione che sembrava ormai chiusa, ovvero la permanenza sulla rete di Urbano Cairo.

Negli scorsi mesi, come ricorderete, si era tornati a parlare di un possibile ritorno in Rai di Giletti (notizia fra l’altro anticipata proprio da TvBlog), ipotesi che con il passare delle settimane era sbiadita: la prima serata del giovedì sera di Rai 2, fascia e rete per cui sarebbe stato corteggiato dalla tv pubblica il giornalista piemontese, infatti, a partire dal prossimo autunno dovrebbe essere appannaggio delle produzioni della direzione Rai Documentari, capeggiata da Duilio Giammaria.

Giletti, intervistato nelle scorse settimane da Maria Volpe per Sette, settimanale del Corriere della Sera, non aveva smentito le voci di un suo possibile rientro in Rai (“chi fa numeri importanti è oggetto di attenzioni”), aggiungendo poi una precisazione che lasciava intendere che comunque il suo percorso professionale sarebbe proseguito a La7:

Io scelgo sempre con il cuore e non potrò mai dimenticare che il giorno in cui stavo seppellendo mio padre, nel gennaio 2020, mi sono sentito abbracciare alle spalle: mi sono girato e c’era il mio editore, Urbano Cairo. […] Queste cose non si dimenticano.

Poco prima il conduttore di Non è l’Arena aveva fra l’altro rivendicato, sempre nel corso dell’intervista, la libertà avuta in questi anni con il proprio programma:

Le battaglie politiche che sto facendo qui non avrei mai potute farle in Rai. Non ho mai avuto pressioni né dal direttore, né dall’editore.

Proprio nel corso della scorsa settimana si è verificato però un fatto, riportato dal sito tag43.it, che non riguarda direttamente il futuro di Giletti, ma potrebbe essere sintomatico di una sensazione di solitudine e marginalizzazione sperimentata dal giornalista all’interno di La7. Di fronte infatti alla sua richiesta di partecipare ad Otto e mezzo per lanciare lo speciale in prima serata Abbattiamoli, Lilli Gruber avrebbe offerto come risposta un secco no, che sarebbe poi stato sostenuto anche da Giovanni Floris al quale Giletti si sarebbe “confidato” per cercare “comprensione”.

Il conduttore di Non è l’Arena, attraverso una nota all’Ansa, ha poi precisato di non aver supplicato nessuno per andare ospite in un programma e anche di non essere solito a confidarsi con “persone con cui non ho rapporti”. Resta comunque non smentita la notizia che vedrebbe la padrona di casa di Otto e mezzo aver chiuso le porte di fronte alla richiesta del giornalista.

Che questo fatto pesi o no nella scelta del proprio futuro lavorativo, ovviamente non spetta a noi deciderlo: secondo alcuni potrebbe essere semplicemente un pretesto per lasciare La7, altri, ancora più maliziosi, ritengono che le stesse parole di ieri sera possano invece essere un’arma per una trattativa al rialzo per concludere il rinnovo con Cairo. A questo punto non resta che stare a vedere…

La7