Non c’è Isola senza Den
L’isola dei famosi è sottotono, insignificante, insipida. Non provate a negarlo e a tirare fuori la questione audience: si sa benissimo che spesso quantità (di spettatori) e qualità (del programma) non sono direttamente proporzionali. Potrei citarvi centinaia di trasmissioni di qualità pessima con altissimi ascolti, immeritati.In molti avevano capito sin dall’inizio che ci trovavamo di
L’isola dei famosi è sottotono, insignificante, insipida. Non provate a negarlo e a tirare fuori la questione audience: si sa benissimo che spesso quantità (di spettatori) e qualità (del programma) non sono direttamente proporzionali. Potrei citarvi centinaia di trasmissioni di qualità pessima con altissimi ascolti, immeritati.
In molti avevano capito sin dall’inizio che ci trovavamo di fronte ad un’edizione che non avrebbe retto il paragone con le altre. Il cast ricchissimo (di sconosciuti) non prometteva grandi cose e queste previsioni negative hanno ben presto trovato un reale riscontro. Se al cast scarso aggiungiamo l’uscita anzitempo delle uniche personalità forti (Fernanda Lessa, Domiziana Giordano e Aceto), che potevano portare un po’ di scompiglio sull’isola e la location in tipico stile prigione (5 minuti a piedi per girarla tutta) il risultato è noia, noia e ancora noia. Noia dei concorrenti che non hanno niente da fare, noia degli spettatori che guardano questi quattro poveretti che si comportano come animali in gabbia.
Massimo Ceccherini (o meglio, Chiapperini), il preferito della Ventura, pesca. E mangia pesce crudo. E pesca. E bestemmia. E mangia pesce crudo.
Alessandra Pierelli è la controfigura di Michael Jackson, con le guance ormai totalmente scavate e il naso che sta scomparendo. Speriamo non ci siano bambini nei dintorni…
Raffaello Balzo è un cavallo a fine corsa, tant’è che prossimamente cambierà il nome in Raffaello Bolso.
Sara Tommasi è come la bella addormentata nel bosco, in attesa del bacio del principe Luca Colgate Calvani che la risveglierà. Peccato che quest’ultimo sia interessato solamente a conservare, oltre al bianco dei suoi 42 denti, quell’ultimo briciolo di mascolinità che gli rimane. Il bacio rimarrà un’utopia.
Claudio Chiappucci passa ore ed ore a pensare alle strategie per la nomination del mercoledì sera. Nel tempo libero, va a mangiare pesce crudo con Chiapperini.
E Marina Occhiena…beh, lei il naso che stava scomparendo ce l’aveva già prima dell’Isola. Per il resto, è come se non ci fosse (come tutti gli altri, dopotutto).
L’unico raggio di sole in questa tetra isola è stato portato da quell’incrocio tra Rocky e Calimero che tanti hanno amato e tanti altri criticato, ossia Stefano Zandri, in arte Den Harrow. Il mito degli anni ’80 – ricordo ancora il poster nella mia cameretta con Den con giubbino in pelle e torso nudo. Era vicino al poster di Luis Miguel con giubbino in pelle e torso nudo -, unitosi agli altri naufraghi dopo una settimana di solitudine sulla palafitta, ha il merito di aver risvegliato i compagni dal profondo sonno in cui erano caduti già dai primi giorni. I suoi modi rudi, un po’ sgarbati – ma che nascondevano una grande bontà di fondo -, i suoi continui cambiamenti d’umore e i suoi furtarelli hanno dato ai naufraghi qualcosa di cui sparlare e al pubblico qualcosa da guardare.
Den è diventato in poco tempo il lupo cattivo, il bruto da cui difendersi e da cacciare dall’isola. E questo solo perché i suoi comportamenti sono stati quanto di più spontaneo e alla luce del sole si fosse mai visto in un reality. Ma dietro quel comportamento duro e arrogante, se vogliamo fare psicologia spicciola, null’altro c’era se non una richiesta di aiuto da parte di un ragazzone con problemi veri nella vita di tutti i giorni.
Di sicuro non sono qui per fare un monumento a Den, che è in parte causa del suo allontanamento dal gruppo. Ma voglio soltanto far notare come la sua dipartita abbia fatto ripiombare nell’apatia i restanti naufraghi. E non è questione di stanchezza o di mancanza di cibo. E’ questione di essere in tv, di fare spettacolo e purtroppo, lì dentro, solo Den l’ha saputo fare.