This Is Us usa bene anche il product placement (mentre da ‘Noi’ Rummo fa guai)
Il product placement è un ingrediente sempre più usato nelle serie, ma bisogna saperlo fare, con come Noi con pasta Rummo.
La prima stagione di Noi – La serie è finita da un po’, mentre la sua ‘genitrice’ – irrangiungibile – è alla sua conclusione: il season finale di This is us è ormai alle porte ed è di certo tempo di bilanci e di analisi per uno dei prodotti seriali meglio scritti di sempre. Proprio ultimamente abbiamo riflettuto sul valore narrativo di ogni minimo dettaglio di This is us partendo da elementi della scenografia che diventano parte integrante del racconto. E in quella serie lo diventa anche il product placement. Lo stesso non può dirsi della sua ‘figlioccia’ italiana.
Se This is us ha saputo fare di ogni elemento della confezione un valore aggiunto nel racconto – dal trucco al parrucco, dalla fotografia alla già citata scenografia – l’adattamento italiano non si è certo dimostrato all’altezza. E non è una questione di confronto più o meno diretto con la serie originale, ma di analisi interna al prodotto stesso. Una rapida occhiata al trucco e al parrucco dei protagonisti invecchiati è già più che sufficiente, ma ci sono evidenze magari più nascoste (sì, un ossimoro) che valgono più di tutte le incredibili scene di una Rebecca trentenne che cerca di essere una 60enne.
Una di queste chicche arriva con una piccolissima scena, più che altro un raccordo, notato durante il rewatch – a fini didattico-accademici – di una puntata di Noi – La Serie. Per la precisione si tratta della seconda, I Fantastici Tre, che potete rivedere su RaiPlay. L’obiettivo era quello di individuare ‘indizi’ sull’ambientazione delle storie e sulla temporalità narrata: le auto sono sempre un ottimo informatore e quella dei Peirò non è da meno. Peraltro quella di Pietro è una Renault 4 rossa, che ha un peso simbolico specifico nell’Italia tra tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli ’80 (se Aldo Moro vi dice qualcosa, almeno).
E così eccoci al momento in cui Rebecca e Pietro lasciano l’ospedale con i tre gemelli per tornare a casa. E mentre l’auto di Pietro svolta per mettersi nella direzione di casa, in alto, su un bus d’epoca, sul traffico fatto di 127, Renault 5 e tutto il parco auto noleggiabile per restituire l’idea del tempo, campeggia un manifesto pubblicitario della Pasta Rummo. Niente di strano, se non fosse che grafica e packaging sono quelli del 2022.
Riconoscere così, di botto, un prodotto contemporaneo nel bel mezzo di una ricostruzione d’epoca, per quanto recente, sa di unghie sulla lavagna. Tanto più in una serie che fa dell’uso del tempo, delle ricostruzioni, delle ambientazioni un punto di forza del racconto stesso: This is us è tutta un ricamo di piani temporali: una scelta del genere non è una stonatura, ma equivale a mandare al macero migliaia di euro spesi per il noleggio delle auto d’epoca e per la ricostruzione storica.
Per chi avesse dubbi sull’età del packaging, basta andare a fare un giro sul sito ufficiale del pastificio e recuperare il logo dell’epoca: se fosse stato usato quello, difficilmente il pubblico avrebbe potuto riconoscerlo, senza dubbio. Pertanto si ha la sensazione che la questione tra reparto marketing dell’azienda e reparto autoriale sia stata affrontata in termini strettamente economici più che narrativi: con un logo irriconoscibile, l’azione di product placement non avrebbe svolto la propria funzione, per cui o così o niente. Tanto più che il restyling del marchio, recentissimo, è stato un notevole investimento per l’azienda. Il problema è aver scelto di piazzarlo lì dove si deve vedere ma dove non dovrebbe essere, contribuendo a cancellare qualsiasi barlume di coerenza temporale-scenografica che già trucco e parrucco avevano disatteso.
Il caso delle patatine Lay’s in This is Us
Lo stesso grado di ‘sciatteria’ non si ritrova in This is us, e non è certo un caso. Solo qualche settimana dopo aver proposto l’analisi della puntata di Noi (S01E02), negli USA andava in onda la puntata 16 della sesta stagione, “Family meeting“. Ebbene, in una scena di passaggio tra Jack e Rebecca – non a caso, ancora, a letto – ‘mamma’ Pearson ha in mano una busta di patatine Lay’s. Un oggetto di scena ricostruito perché fosse coerente col periodo storico rappresentato. No, non c’è il packaging del 2022. Come abbiamo già detto, la perfezione è nei dettagli. Come il diavolo, in fondo.