Nikita Pelizon a TvBlog: il dopo GF VIP, i progetti e il futuro. “Tornare in TV? Sarebbe bello con…”
Intervista all’influencer motivazionale vincitrice dell’ultimo GF VIP, Nikita Pelizon. Le esperienze, l’impegno sociale, i fan e il futuro
“Hola!” appena si apre la conversazione sai già che dall’altra parte della linea arriva una ventata di energia. Quella di Nikita Pelizon, influencer motivazionale attiva con 281mila followers su Instagram e più di 72mila su TikTok, in tv partecipante a Ex on the beach, concorrente a Pechino Express e vincitrice della scorsa edizione del Grande Fratello VIP, è una storia piena di voglia di fare in cui non si risparmia in nulla. Li racconta con soddisfazione e lo si intuisce dal suo tono di voce vivace che ci accoglie mentre è in viaggio.
L’abbiamo intervistata a proposito dei suoi progetti recenti, il presente e il futuro. Chi è oggi Nikita Pelizon? Quali sono i prossimi passi della sua vita professionale?
“TvBlog! Ma siete famosissimi!” ci dice in apertura di telefonata. Il sorriso traspare in ogni singola parola che ci dice al telefono. Così si rompe il ghiaccio e dunque iniziamo a navigare nel percorso di una delle più giovani vincitrici della storia del reality show di Canale 5, appunto il GF VIP.
Iniziamo da uno dei tuoi traguardi più recenti, la vittoria al Grande Fratello, in quella casa dove in questo momento si trovano altri inquilini. Cosa ti ha insegnato il GF?
Guarda, lo ammetto, forse sarò un po’ outsider, perché io non avevo mai guardato il GF e non ho la tv a casa da due anni.
Ma non perché non mi piace guardarla, solamente perché volevo concentrarmi sui miei progetti e quindi mi distraeva troppo.
Però il Grande Fratello per me è stata una scelta di vita, nel senso che volevo che le persone che mi seguivano, chi non mi conosceva, conoscesse la vera Nikita. Quindi che avesse una conferma, chi mi seguiva già sui social, che ero la stessa. E chi non mi conosceva, che avesse la possibilità di farlo. Ecco.
É stata un’esperienza tosta?
Assolutamente sì, però insegna tantissimo. Ed è stata ottima anche perché comunque mi ha insegnato moltissimo ed ha confermato quanto, il percorso interiore che avevo iniziato anni fa, sia stato fondamentale per riuscire a stare tutti quei mesi con 40 persone. Essere paziente, cercare sempre di evitare il conflitto, non dire mai neanche una parolaccia.
Qual è la motivazione precisa che ti ha fatto pensare “non mollare mai”?
Inizialmente io pensavo di fare due mesi, ok? Quello era il mio obiettivo, ho anche detto “ragazzi, cioè, il contratto è finito, posso andare a casa?”.
Non era necessario per forza vincere, stare lì per sei mesi, mezzo, cioè, va bene? Però poi è successo che notavo tantissima cattiveria dentro la casa. Per me sembrava come di stare a scuola con i bulletti, quindi dentro di me è nata questa sorta di senso di giustizia e pensavo dentro di me: “non posso mollare” “si avvicina sempre di più la fine”, “ora sono al giro di Boa” e lasciare vincere la cattiveria. Questa cosa non esiste.
Quindi ho continuato sulla mia strada, lo faccio per i miei nipoti, per chi mi segue, per chi forse mi ha sostenuto fuori. Avevo già superato diverse nomination, quindi ho detto, ci sarà qualcuno, no? Perché poi ti viene il dubbio no? è normale, siamo umani.
Ho pensato: “Io sono venuta qua, ho scelto di essere vera da anni” per questo è possibile arrivare alla fine portando l’autenticità. Poi ammetto che: meditare la mattina, avere una sorta di routine, cercare di mangiare sano, più verdura, aiuta tantissimo interiormente a stare bene.
Hai parlato delle difficoltà che hai avuto anche lungo i mesi che hai trascorso in casa. Molto spesso, infatti, ti coinvolgevano in discussioni e ti accusavano di essere spesso al centro delle dinamiche di ogni puntata, oscurando gli altri concorrenti, ma è realmente così? Volevi fortemente finire dentro le dinamiche di gioco?
Zero. Io ero molto polemica anni fa sulla vita. Mi dava fastidio chi rideva sempre. Mi dicevo “ma che cosa ha da ridere sto qua? Il mondo fa schifo, ma cosa ridi?”. Al GF davo fastidio, perché canticchiavo sempre in giro per la casa. C’erano mille cose su cui potevo arrabbiarmi, invece cercavo sempre di vedere il lato positivo nelle cose. C’è chi l’ha visto come un recitare, ma è una scelta di vita che ho fatto tanti anni fa, per cercare sempre di focalizzarmi sul buono.
Credi che chi ha trascorso con te l’avventura non ti abbia capito realmente?
Guarda, Patrizia Rossetti (lei è stata concorrente nella stessa edizione di Nikita, ndr) ha anche un progetto molto interessante (che non ti spoilero). Però, lei mi ha detto che metterà la conoscenza che ha fatto di me, nel suo progetto. Ha detto di aver visto un modo di vivere differente grazie a me e che forse è addirittura più sano. Anzi, posso dirti una cosa? Leggendo gli articoli che poi sono usciti, mi sembra che l’amministratore delegato di Mediaset (Pier Silvio Berlusconi, ndr) diceva che io ho vinto perché il mio è stato un esempio positivo, perché non cercavo mai il conflitto, che ero sempre con il sorriso, che non ho mai detto parolacce, che non ho mai insultato nessuno, mai finito nel trash. Sono proprio cose che mi ha fatto molto piacere leggere.
Questo è un effetto dei rapporti che hai mantenuto con alcuni dei concorrenti. A proposito, con chi hai mantenuto buoni rapporti?
Difficile che ho cattivi rapporti, piuttosto… Non li hai per nulla! Però, non è che se ti vedo non ti saluto, no? Easy. Io penso al mio orticello. Poi, se sento qualcuno va bene, ma non è che mi sono legata in maniera viscerale ad una persona.
Sei riuscita a guardare qualche puntata di questo nuovo GF? Ti è capitato di vedere qualche video di questa edizione?
Ammetto che ho guardato online due daily. Il punto è che l’ho guardato perché, non avendolo mai guardato prima, volevo capire come funzionava. Sui social, alcuni miei fan insistevano nel chiedermi opinioni su Beatrice Luzzi o mi schierassi da una parte o dall’altra. Però io ho detto in un tweet. Ma come faccio a dare la mia opinione? Per avere un’opinione bisogna star lì, osservare bene, guardare, riflettere, ponderare e poi si dà l’opinione. Ma se io non so i fatti che sono realmente avvenuti (perché sono concentrata sui miei progetti) come faccio a dirtela?
Posso dirti che, guardando un po’ il suo linguaggio del corpo, non mi piace minimamente il modo che aveva Massimiliano Varrese. Anche perché avevo visto sui suoi social che fa meditazione, allora mi son detta: “magari non è proprio la meditazione quella corretta” *ride*.
Spiegami meglio…
È come se stesse uscendo la parte ombra di Varrese. Hai presente quando semini il dubbio, però in maniera furba? Ho notato questo. Magari mi sbaglio, però da quel poco che ho visto, ho visto questo.
Pensi che sia una mossa di strategia?
Vedo uno sguardo furbo.
Quali sono stati i progetti che ti hanno coinvolta recentemente?
Ho partecipato a un tavolo governativo con Salvini, ma non tanto perché me ne intendo di politica (perché ammetto che di politica non so proprio nulla). Ma perché sono stata invitata per proporre le mie idee per salvaguardare i giovani dato che sentiamo spesso quante vittime ci sono sulla strada d’estate. Eravamo 40 influencer, ci hanno chiesto un suggerimento. Ho cercato delle soluzioni, così avevo proposto le navette brandizzate fuori dalle discoteche per chi non è nelle condizioni di tornare a casa in sicurezza dopo una serata, un’idea che è stata poi attuata per tutta l’estate.
Poi tra le notizie è uscita voce che io avevo proposto anche i taxi e che volevo far ubriacare la gente, ma non è così.
Poi?
La mia canzone Mojito è stata un successo! Ha avuto 2 milioni di views su TikTok, la mia canzone. 180mila streaming su Spotify. Detto ciò, adesso sto lavorando su altre 3 canzoni nuove.
Bene! C’è anche un album in cantiere?
Al momento no, però nella vita non si sa mai. La vita può cambiare già domani. Non si sa mai…
Come definisci la tua musica?
Un bel mix, posso dirti che come la mia anima. Si esprime in maniera sciolta, libera. Scrivere e fare musica è proprio ciò che amo fare quando mi sento stressata o sopraffatta. È uno stile che ricorda Amy Winehouse e Billie Eilish.
E non ti sei fermata solo alla musica…
Sono andata nelle scuole per un altro progetto che si chiama Progetto Gap. Parla di come aiutare gli adolescenti ad affrontare il cyberbullismo e il gioco d’azzardo online. Quindi, mi hanno invitata come influencer motivazionale a parlare proprio di questo progetto fantastico per sensibilizzare ulteriormente i giovani.
Onorevole da parte tua sentendo anche le notizie degli ultimi tempi…
Esatto, ma sai, ormai il social (che una volta si considerava banale) ha preso talmente tanto piede che è diventata ormai veramente una seconda vita, ma che definirei quasi la prima vita. Perché la prima cosa che fai la mattina, solitamente che cos’è? Ti svegli e prendi il telefono, nemmeno il caffè, prendi il telefono! I giovani che vanno a scuola? A scuola ti distrae il telefono. Mentre stai andando a scuola? Guardi il telefono. Finisci scuola? Stai con il telefono.
Anche quando vado con i miei nipoti al parco, vedo i ragazzi che stanno tra di loro e fissano il telefono. Ognuno ha il proprio telefono, quindi non c’è dialogo!Il social (o comunque il web) ha un potenziale infinito. Il punto è che se tu tieni il timone in mano allora ha un senso, ma se lo utilizzassi in maniera inconsapevole, veramente potrebbe crearti, non solo una dipendenza, ma potrebbe essere pure la causa di uno smarrimento di quelli che possono essere i tuoi obiettivi, i tuoi sogni.
Sui social condividi anche la passione per l’arte, ce ne parli?
Sì! Ho creato e messo in mostra i miei quadri, la mia arte.
In particolare cosa ti piace disegnare?
Tantissimi colori, molto vivaci solitamente. Disegno tematiche sociali dove il focus solitamente è la donna. Ad Alcamo, in Sicilia, mi hanno invitata proprio sulla violenza contro le donne.
Con i suoi quadri, Nikita infatti è stata protagonista all’interno dell’evento Sicily Music and art lo scorso dicembre per la sua mostra Amati.
Che rapporto hai con i tuoi followers che chiami Angels?
Meraviglioso. Sono super attivi. Cerco di pubblicare contenuti che a loro interessano proprio per quanto riguarda la motivazione. Ho aperto anche il brand Hunika, perché ogni persona è unica. All’interno del mio brand c’è un metodo per cercare di vedere il più possibile il positivo questa realtà che, comunque, non ci aiuta molto a farlo.
Con loro capisco cosa desiderano che io condivida. Metto possibilmente contenuti che so che mi piacciono e che so che vogliono vedere.
Ad esempio?
Magari mi chiedono un contenuto sulle passioni. O su come capire qual è la loro strada. O quelle cose che gli piacciono. O come avere più sicurezza interiore. E allora creo un contenuto al riguardo.
Cosa ti rispondono? Seguono i tuoi consigli?
Loro mi vedono come una forma di ispirazione. Mi dicono molto spesso che da me si sentono come a casa. Mi dicono che amano la mia energia. Amano il modo in cui affronto la vita. Amano il mio modificare gli abiti, quindi si mettono anche loro a farlo. Oppure guardano i video e allora poi mi mandano il video che anche loro cercano di farlo. Tanti si sono messi pure a dipingere. Ad esempio avevo lanciato la capsule con le giacche dipinte e con delle scritte, beh non sai in quanti hanno modificato i loro abiti mettendo le giacche con le scritte! Una ragazza si è anche tatuata Angel.
Beh, questa è una dimostrazione d’amore più che d’affetto.
Una delle mie fan è diventata anche la ragazza che cura le grafiche dei vestiti del mio brand. I fan alla fine sono come una famiglia no? Tra di loro ci sono un sacco di persone che possono avere anche un talento. Ho visto che questa ragazza disegnava da Dio e adesso la sto coinvolgendo anche per il libro che vorrei pubblicare… È bello è se puoi dare lavoro ai tuoi fan.
Anche tu talent scout?
*ride*
Invece il tuo rapporto con gli haters?
C’è stato un periodo in cui non ero abituata agli haters. Dopo l’ultimo reality sono nati.
All’inizio era divertente, ma quando sono andati ad attaccare un progetto nella quale avevo messo anima e corpo, dove parlavo delle mie esperienze personali e in cui c’avevo riflettuto per anni e anni prima di pubblicarlo, ci sono rimasta male ammetto. È stato un periodo difficile.Se fosse successo quando ho avuto 21 anni, mi avrebbe distrutta, invece dopo il percorso interiore che ho fatto, prendi e porti a casa.
Magari in un’occasione ho sbagliato la comunicazione? Ok, ma non ha senso che voi ce l’abbiate così tanto con me.
Se ce l’hai così tanto con me, prendi il tempo di guardarti Google, vai a vedere i miei post su Instagram e tutto il mio TikTok, può voler dire che forse, se tu mi dai attenzione, qualcosa in realtà ti dà tanto fastidio perché forse vorresti averlo anche tu.Io credo che sotto l’odio, comunque, c’è una forma di amore (Magari tanto sotto…) altrimenti tutte queste attenzioni non me le dai.
Sempre per il discorso che facevi sul trovare sempre un lato positivo in tutti i contesti…
Ne parlano anche i casi. Quest’estate in Sicilia, un signore 70 anni si è tolto la vita perché aveva avuto un attacco sui social. Un giovane quest’estate si è tolto la vita live perché aveva avuto un attacco sui social.
Non è per nulla facile, è una pressione psicologica immane. Il social si è mostrato talmente tanto veloce che è come se nella
vita vera siamo rimasti leggermente indietro. C’è tanta frustrazione nel mondo, è comprensibile, ci sta.
Il punto è che ci si sfoga come? Con i mezzi che ti danno la libertà di farlo, E questo il social te lo permette totalmente.
Intendi una perdita del controllo?
Sì! Perché ti senti di dire le peggio cose! Quest’estate una persona ha scritto che augurava il tumore a me e a tutti i miei fan.
A me puoi augurare tutto quello che tu vuoi, non mi interessa. Ma se vai a toccare i miei fan, allora mi risveglio come la leonessa con i cuccioli. Non esiste. Cose veramente da pazzi! Bisogna far capire che il social è sempre più rilevante e va a lavorare tantissimo con la pressione che puoi sentire.
Il web è aperto 365 giorni l’anno, 7 giorni su 7. Non va in ferie. Non ci sono orari per ricevere un commento negativo, ma quando questo commento negativo diventano mille commenti negativi, duemila, diecimila, ventimila e diventano virali, inizi a leggere solo cose in cui ti dicono quanto fai schifo, e se tu dentro non sei come una quercia, cadi!
Parliamo del presente e di quanto potrebbe accadere (o speri) per il futuro. In tv ci torneresti?
Sì! sarebbe bello fare Ballando con le Stelle.
Ti candidi?
Mi piacerebbe molto! Oppure un Tale e quale show, dove giochi tanto con la voce, simuli altri artisti, potrebbe essere molto carino.
Quindi sulle imitazioni te la cavi?
Quello è il bello, perché giochi proprio ad essere un’altra persona. Non lo so come sarei. Mi viene da ridere perché, ad esempio, un tempo mi piaceva un sacco imitare Belèn (Rodriguez, ndr) con gli amici. Non ho mai provato a farlo con un cantante, quindi… Però ci sono dei coach super validi che sono bravissimi, infatti si vede dalle edizioni quanto riescono a portare poi la persona che deve imitare.
Ma qualche proposta ti è arrivata?
Sì. Ma al momento quello che mi è stato proposto non sento che voglio farlo.
Si può dire anche di che cosa si tratta?
No, non te lo dico! Però farò un’intervista con Pascal Vicedomini per il suo programma che tornerà.
Se invece ti dovessero proporre un programma da condurre?
Mi piacerebbe un programma con i bambini.
Con i bambini?
Sì, bambini oppure animali. Però con i bambini sì, perché ho lavorato in asilo. Adoro i bambini! Sono delle anime super pure.
Ti tirano fuori delle gag pazzesche e quindi sarebbe meraviglioso. Magari con qualche comico con cui condurre insieme sarebbe bellissimo.
Progetti futuri? Cosa bolle in pentola e cosa vorresti che accadesse nella tua vita tra i tuoi progetti?
Guarda, adesso sto lavorando alla nuova capsule del mio brand Hunika. Spero che vada tutto bene. E poi continuare con la musica e lasciare le porte aperte a qualche esperienza costruttiva che mi possa formare.
Grazie Nikita per la tua disponibilità e buona fortuna per il futuro!
Grazie mille!