Pechino Express, Nicole Rossi e Jennifer Poni a Blogo: “Siamo contente che la nostra vittoria abbia diviso il pubblico. Il segreto del successo di quest’edizione? Noi!”
L’intervista di TvBlog alle Collegiali, le vincitrici di Pechino Express 8.
Lo scorso 14 aprile, l’ottava edizione di Pechino Express, l’adventure-game di Rai 2 condotto da Costantino Della Gherardesca, si è chiusa con la vittoria delle Collegiali, la coppia formata da Nicole Rossi e da Jennifer Poni, già protagoniste della terza edizione de Il Collegio, il docu-reality diventato, con il trascorrere delle edizioni, un vero e proprio evento televisivo tra i giovanissimi.
Nicole Rossi e Jennifer Poni, entrambe 18enni, rispettivamente provenienti da Roma e da Ranica (BG), sono state decretate vincitrici dinanzi ad una platea televisiva composta da 3.044.516 telespettatori, pari ad uno share dell’11,51%.
A TvBlog, le Collegiali hanno ripercorso la loro scalata alla vittoria, parlando di tutto, dal momento più emozionante al rapporto con le altre coppie, dai momenti di difficoltà fino a quello in cui hanno cominciato a credere nella vittoria.
Considerata la partenza in sordina e le penalità che avete ricevuto, vi aspettavate, alla fine, di vincere? Vi è balenata in testa l’idea di poter vincere Pechino Express?
Nicole Rossi: “Assolutamente no!”
Jennifer Poni: “Partiamo dal presupposto che io ero partita, dicendo ‘Allora, Nicole, se vuoi, andiamo, ci sto, però o usciamo alla prima puntata o all’ultima perché uscire in mezzo mi darebbe fastidio!'”.
Nicole: “Io le dicevo ‘A Je’, alla prima, forse ce la caviamo ma alla seconda, usciamo sicuro!’. Quindi, eravamo partite proprio con l’autostima sotto zero! La poca fiducia che Jennifer riponeva nella nostra squadra, io la buttavo ancora più giù! Abbiamo avuto più fiducia in noi quando siamo arrivate in Cina perché, lì, mancava un paese per la Corea e ci siamo dette ‘Dai, se stringiamo i denti, ce la possiamo fare!’. Ma per la vittoria, mi sono resa conto di poter vincere solamente quando eravamo rimaste in due coppie e le possibilità erano 50 e 50. E comunque, anche lì, mi sono detta ‘Ma ti pare che battiamo i Wedding Planner?!'”.
Siete arrivate al traguardo più sicure di voi stesse. C’è stato un episodio preciso, oltre all’arrivo in Cina, in cui avete avvertito questo cambiamento?
Nicole: “Io penso che, sicuramente, arrivare prime, quando sono state eliminate le Top, ci ha fatto capire che se eravamo riuscite a mantenere, fino a quel momento, un vantaggio sulle altre due squadre, potevamo avere lo stesso vantaggio anche in finale. Ovviamente, Pechino ha una variante che in pochi considerano ma che è molto influente ed è la variante fortuna. Questo rende Pechino così imprevedibile: puoi anche essere il migliore fisicamente, come Soleil, o il più veloce, come Dayane o Enzo, ma ci sono anche altre varianti che rendono tutto più “strano” da prevedere”.
Jennifer: “Basta semplicemente trovare la persona giusta, gentile e carina nei modi. Dipende tutto dalle persone esterne”.
La vostra vittoria sui social ha diviso il pubblico: c’è stata una critica in particolare che non vi è proprio andata giù?
Nicole: “Sono contenta che la nostra vittoria abbia diviso il pubblico. Significa che è stata una gara molto sentita e che ha reso onore ai Wedding Planner, una coppia che stimiamo anche noi. Le critiche che ho digerito di meno sono state quelle degli adulti rivolte a noi giovani, sostenendo che fossimo troppo polemiche per la nostra giovane età…”.
Jennifer: “O anche troppo arroganti…”.
Nicole: “In realtà, anche gli adulti sono stati polemici a Pechino. Quante volte un Enzo o una Soleil sono stati arroganti? O Max che si è commosso per una situazione emozionante? Mi ha dato fastidio che gli adulti associno i nostri comportamenti sempre alla nostra età”.
Rivedendo il programma in tv, c’è stato un momento in cui avete provato un po’ di delusione verso altre coppie avversarie, un episodio che vi ha dato fastidio?
Jennifer: “Senz’altro, quando stavamo a Bangkok, in Thailandia, aspettavamo, fuori da un cancello, le Top che ci dessero notizia di aver trovato anche per noi un posto dove dormire. Siamo state lì un’ora ad aspettare, pensando che le Top stessero insistendo anche per noi. E invece, dalla messa in onda, abbiamo scoperto che stavano mangiando lì beate!”.
Nicole: “E’ stato un po’ brutto… Però, vogliamo loro bene lo stesso, dai… Siamo cucciolotte!”.
Parlavate prima della vostra età, secondo voi, le altre coppie vi hanno sottovalutato proprio per questo motivo?
Nicole: “Quello sicuramente! E’ normale… Quando vedi due scricciole, che sembrano essere uscite dalla pancia della mamma, dall’altra parte del mondo, non solo le sottovaluti, ma si crea anche un senso di protezione, le altre coppie ci tutelavano molto. Anche noi ci sentivamo degli agnellini… Quando abbiamo capito che la vera forza di Pechino erano l’energia e lo spirito di adattamento, abbiamo capito che la nostra età era un vantaggio”.
Jennifer: “Perché, ovviamente, noi due avevamo più resistenza di due persone di cinquant’anni!”.
Con chi avete legato di più, dopo il programma?
Jennifer: “Solo chi vive Pechino lo capisce, quando fai un viaggio così importante, dall’altra parte del mondo. Più si andava avanti e più legavamo con chiunque”.
Nicole: “Tutti diventano la tua famiglia, quella che hai lasciato in Italia. Ciò che ci accomunava era il sapere la difficoltà di un viaggio come quello. Io mi sono portata a casa due nuovi padri che sono i Gladiatori e mi sono portata a casa anche tre donne meravigliose: Ema, Dayane e Carolina”.
C’è stato un momento in cui non vi siete sopportate, diciamo così, se una di voi non ne poteva più dell’altra o viceversa?
Jennifer: “Io, se posso permettermi, assolutamente sì!”
Nicole: “Sì, sono d’accordo!”.
Jennifer: “Ma la cosa bella della nostra coppia è che non riuscivamo ad andare a letto senza aver prima chiarito. Ogni giorno capitava una piccola discussione che si trasformava sempre in qualcosa di pesante però volevamo andare a letto con il sorriso, a costo anche di passare ore a parlare”.
Nicole: “E io posso parlare per ore!”.
Jennifer: “E il giorno dopo, ricominciavamo da capo ed era la cosa più bella! Anche se dopo Pechino, ci siamo lasciate un po’…”.
Nicole: “Ci siamo date una settimana di tregua! Però è stato un continuo supportarci e sopportarci: quando una cadeva, l’altra doveva “reggere la pompa”! Io sono molto pesante, Jennifer è molto emotiva, abbiamo combattuto i nostri difetti insieme”.
Siete riuscite a rimanere in contatto con le persone che vi hanno offerto ospitalità?
Nicole: “Sì, sì, io, recentemente, ho parlato con il nostro amico pittore Kim, persona meravigliosa… E ho parlato con due ragazze coreane che ci hanno ospitato. Con dispiacere, ci siamo perse la mamma thailandese, la signora che si era messa a piangere tra le nostre braccia. Non siamo riuscite a ricontattarla”.
Quest’edizione di Pechino Express ha avuto particolare successo rispetto alle edizioni passate, secondo voi qual è stato il segreto di questo successo?
Nicole: “Noi!”.
Jennifer: “C’era un cast completamente diverso: noi, che siamo due ragazzine seguite da altrettanti ragazzini sui social, o un personaggio pubblico come Soleil, che porta altri contenuti, o Max, Marco o Enzo. Gente completamente diversa tra loro”.
Nicole: “Era un misto di tutto con prospettive di viaggio e di gara completamente diverse e con esperienze completamente diverse. Oltre al cast, l’idea geniale di quest’edizione di Pechino è stata quella di farci attraversare più stagioni, forse è stata la prima volta. Passare dal caldo al gelido, ci ha messo in difficoltà. E’ stato un Pechino molto agguerrito!”.
Nicole, a breve, pubblicherai un libro. L’hai definito “Il diario che non ho mai scritto”…
Sì, pubblicherò un libro che, ci tengo a dire, ho scritto io senza nessun ghost writer. Il titolo, “Isolament(e)o. Il diario che non ho MAI scritto”, è dovuto al fatto che io, al contrario di Jennifer, non ho mai tenuto un diario. Mi affascinava l’idea di scrivere una cosa, sapendo già come andava a finire, ma emozionarmi come se non sapessi nulla. Perché, alla fine, non sai come potresti affrontare un capitolo della tua vita, come potresti scriverlo… E’ stata un’esperienza molto intensa perché ho cominciato a scriverlo prima di Pechino e l’ho terminato dopo Pechino, con tante consapevolezze diverse. Ho avuto un’adolescenza un po’ turbolenta che si può riassumere tranquillamente nell'”isola per la mente” che sono riuscita a trovare dopo tanti anni di adolescenza “strana”…
Anche tu, Jennifer, hai in programma la pubblicazione di un libro?
Jennifer: “Io sono un tipo di persona un po’ strana! Io scrivo da sempre e il problema è che non riesco a concludere le cose perché non mi soddisfano mai. Ma sono sicura che un giorno pubblicherò qualcosa però solo quando sarò consapevole di ciò che voglio e di ciò che posso dare. Voglio dare sempre il massimo per tutte le persone che mi seguono. L’occasione non mi è mancata ma non sentivo la necessità di farlo come personaggio uscito da Il Collegio perché ho pensato che a me non avrebbe dato niente scrivere un libro che, in realtà, erano gli altri a volere e non io”.
Nicole: “Noi abbiamo un approccio social diverso da tanti altri. Io e Jennifer scriviamo sempre sui nostri social. Facciamo dei papiri enormi anche su dei post su Instagram. Quindi, è come se avessimo pubblicato già 300 libri!”
Quale sarà il vostro futuro in tv e quale sarà il vostro futuro in generale?
Nicole: “Chi ce lo può dire… Speriamo che non sia un futuro in quarantena! In tv, sicuramente, possono esserci altre esperienze che potrebbero arricchirci e che sarebbe interessante sfiorare. In generale, continueremo a studiare perché la popolarità, un attimo ce l’hai, l’attimo dopo non ce l’hai più e non ci puoi fare affidamento”.