Nicole Grimaudo: “Reality show? Non riuscirei mai a partecipare come concorrente”
Nicole Grimaudo, protagonista di All’ultima spiaggia, non parteciperebbe mai ad un reality show come concorrente
Protagonista del film All’ultima spiaggia, incentrato sull’universo dei reality show, Nicole Grimaudo esclude la propria partecipazione ad uno show televisivo come il Grande Fratello o L’Isola dei Famosi (Fonte Tgcom24):
Io mi lascio incuriosire da tutto quello che diventa socialmente forte, che fa parlare e discutere. Da qui al seguirli assiduamente ne passa. Diciamo che mi informo perché l’epoca reality è la nostra, ma non riesco ad appassionarmi più di tanto. Non riuscirei mai a partecipare come concorrente. La cosa che più mi spiace è che adesso partecipare a un programma è diventato un mezzo per provare a diventare famosi, una sorta di recita. Si è perso il valore di esperimento “sociologico” dei primi tempi. Ormai i concorrenti non si divertono più, sono troppo abituati alle telecamere. Io credo che un programma di questo tipo possa essere una vetrina, discutibile o no, ma poi per affrontare il mondo dello spettacolo c’è bisogno di altro. Anche “Non è la Rai” era una sorta di esperimento.
L’attrice non rinnega il proprio passato alla corte di Gianni Boncompagni:
Per fortuna ho iniziato scherzando, divertendomi. Prenderti sul serio allora sarebbe stato pericoloso. Avevo certamente voglia di mettermi in gioco. È stato un susseguirsi di vicende, il caso, che mi ha fatto percorrere questa strada. Forse più che “Non è la Rai” è stato il primo lavoro a farmi capire cosa volevo davvero fare nella vita. Non ero però assolutamente una ragazzina che sognava il mondo dello spettacolo. Adesso invece sembra che le 14enni siano davvero disposte a tutto per un po’ di notorietà… . Non è la Rai è stato un programma molto criticato. Ma credo che le immagini che possiamo vedere oggi in giro siano molto più forti e spinte e per certi versi “esagerate”. Oggi quel programma sarebbe da mandare di notte. Noi eravamo carine, ammiccanti, ma mantenevamo una certa ingenuità. Stento oggi, per strada, a riconoscere 14enni che fanno la vita – e hanno l’atteggiamento – da 14enni. Spesso i nostri film che partecipano ai festival in Italia, hanno molte critiche e niente premi.
E se non avesse mica tutti i torti?!
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