Home Colorado Nicola Savino: “Quando mi fecero fuori da Colorado l’ho presa male. A Quelli che guadagno meno di altri”

Nicola Savino: “Quando mi fecero fuori da Colorado l’ho presa male. A Quelli che guadagno meno di altri”

Nicola Savino in un’intervista a Gioia dice che Victoria Cabello non l’ha mai chiamato per Quelli che il calcio

pubblicato 26 Settembre 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 13:58

Nicola Savino sta affrontando quest’annata superlavorativa, tra Quelli che il calcio, Deejay chiama Italia e Un minuto per vincere, con qualche sofferenza di troppo. In un’intervista a Gioia ha raccontato di aver perso la mamma da poco e di andare dall’analista dal 2009. Così Savino si è raccontato per la prima volta senza filtri, tirando fuori qualche sassolino dalla scarpa in quanto a fragilità professionali:

“Vorrei dimostrare a me stesso di riuscire ad avere la stessa leggerezza che ho alla radio. Agli altri non ho nulla da dimostrare. Ostento sicurezza. Il mio tallone d’Achille è essere un Numero 2. Cosa che alla fine non mi imbarazza affatto. Anzi, mi piace tantissimo. Mi infastidisce quando dicono che sono un raccomandato. Da chi? Non ho mai fatto del male a nessuno e non ho mai schiacciato qualcuno per fare quello che faccio. Ogni tanto ripenso solo a quando, da ragazzo, facevo il fonico e mi capitava di essere maltrattato da qualche deejay. Tutti quelli scarsi, però, quelli più maleducati. Non è che non me lo perdono, ma di sicuro avrei potuto aspettare meno per fare quello che faccio oggi. Se mi sono venduto un po’ l’anima? In un modo o nell’altro, chi non lo fa? Si nasce incendiari, si muore pompieri”.

In merito a Quelli che il calcio, dice che Simona Ventura gli ha scritto un sms con scritto ‘Sei la persona più adatta per condurre questo programma’. Al contrario, Victoria Cabello non l’ha chiamato. Quando gli vien chiesto come lei possa averla presa, Savino risponde:

“Non lo so. Posso dire come l’ho presa io quando mi fecero fuori da Colorado: male”.

Quanto guadagna per fare Quelli che il calcio?

“Non mi va di dirlo. Guadagno meno dei pari ruolo di qualche anno fa. Crisi vuol dire meno guadagni, ma anche più opportunità. Io lavoro perché sono bravo, però è anche vero che per motivi economici si sono liberati degli spazi. Come in Serie A. E quindi…”.

Se dovesse aver bisogno di soldi, dice che li chiederebbe “a Linus. Ha una buona disponibilità ed è un mio amico da 25 anni”.

Per il resto, ammette di aver guadagnato nel 2012 più che nel 2011, nonostante la crisi:

“Perché ho fatto la pubblicità della Telecom”.

Quando gli si chiede a far che cosa sia bravo, Nicola Savino risponde:

“Il caratterista alla radio. Cosa che non farò a Quelli che il calcio”.

Ce ne siamo accorti.

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