Lancia il sasso e nasconde la mano, Nicola Savino. Il quotidiano Libero ha pubblicato oggi un’intervista al conduttore radiofonico, che debutta in libreria con un libro per bambini: Lacrime di fragola. L’idea è nata dall’inventare una favola per sua figlia Matilda di quasi otto anni. Almeno, lui, però, è sincero nel volare basso sulla sua carriera da scrittore:
“Sono abituato a fare le cose con cautela e umiltà. Mi piacerebbe scrivere racconti per adulti e, tra l’altro, le case editrici fameliche con i personaggi famosi me lo hanno chiesto. Io, però, non voglio forzare la mano, né pubblicare tanto per. Lacrime di fragola è onesto e rappresenta quello che volevo. Per ora, va bene così. Sarebbe una sfida comporre per un pubblico maturo anagraficamente (anche se non è semplice scrivere libri per l’infanzia), ma chi può dire cosa accadrà domani?”.
Si diceva che Savino lancia il sasso e nasconde la mano, proprio a proposito della sua prossima conduzione – praticamente assicurata dallo stesso addio di Victoria Cabello – di Quelli che (peccato che Libero ometta di citare l’anticipazione esclusiva di TvBlog). Il quotidiano lo dà semplicemente in pole, ma Savino fa lo gnorri:
“Onestamente, non mi ha telefonato nessuno. Non ne so niente. Chi mi conosce solo un pochino sa che vado allo stadio ogni domenica da almeno vent’anni. La gente mi ferma per parlare di Inter. Insomma, il calcio è la mia materia, me ne occuperei con piacere”.
Quanto all’ipotesi ventilata da Libero sulla sua concorrenza a Simona Ventura – difficile che Cielo che gol sia riconfermato – il conduttore dichiara:
“Ma che contro? Farei il mio lavoro e basta. Sono riconoscente a Simona, perché mi ha lanciato in tv. E poi la trovo bellissima: dà il taglio suo al calcio, un po’ rosa. E’ irresistibile quando intervista le mogli o le compagne dei calciatori e i presidenti dei club”.
L’unica certezza televisiva di Savino, per la prossima stagione, è il ritorno in prima serata su RaiDue con Un minuto per vincere:
“Sono andato a Roma per assistere ai boot camp, ovvero agli allenamenti dei futuri partecipanti. Sono contento che questo game show sia stato riconfermato, perché, secondo me, non ha ancora espresso tutte le sue potenzialità. Può offrire tantissimo, magari con maggiore costanza nella messa in onda”.
Diciamo che, non essendo riuscito a prendersi la conduzione di Pechino Express, Savino si è tenuto il contentino datogli dopo la chiusura dell’Isola dei famosi (che pure co-condusse benissimo).