Nicola Savino a TvBlog: “100% Italia è una scommessa vinta. Gialappa’s? Spero che avremo lunga vita insieme qui a TV8” (Video)
Dal 4 settembre, torna nell’access prime time di TV8, 100% Italia, il game show condotto da Nicola Savino. L’intervista di TvBlog
Da lunedì 4 settembre, Nicola Savino torna alla conduzione di 100% Italia, il game show dell’access prime time di TV8 (in onda da lunedì a venerdì alle ore 20:30), prodotto da Banijay Italia e giunto alla seconda stagione.
Il gioco che sonda le opinioni e le abitudini degli italiani, quest’anno, presenta una serie di novità come il gioco finale intitolato “Se ti dico…” e il gioco “Uno per cento”, dove le due coppie in gara partecipano a due sondaggi con tre opzioni di risposta, cercando di evitare la risposta da 1%.
Nicola Savino ha svelato le altre novità a noi di TvBlog con un’intervista video, durante la quale abbiamo parlato non solo di 100% Italia.
Quali sono le novità di questa seconda edizione?
Le novità di questa seconda edizione sono due giochi. Poi ci sarà un controcampo niente male che l’anno scorso non c’era e un nuovo tavolo dove faremo il gioco finale (nel video in alto, Nicola Savino mostra queste due novità nei dettagli, ndr). Il gioco finale è un gioco sui pensieri associativi dal titolo “Se ti dico…”. Se ti dico prato, cosa ti viene in mente? Calcio, ad esempio. Abbiamo cambiato il gioco rispetto all’anno scorso perché questo ci sembra molto più accattivante.
L’anno scorso, hai deciso di accettare questa nuova avventura. Possiamo parlare di scommessa vinta?
Possiamo parlare di scommessa vinta nella misura in cui ho voluto fortemente entrare nella famiglia di TV8 per poter entrare nelle case degli italiani tutti i giorni, con un gioco nuovo, che, come sapete, è stato anche venduto in Francia. E sì, è una scommessa vinta.
Sono previsti speciali in prima serata anche nella prossima stagione?
Non lo sappiamo ancora. Stiamo navigando a vista, abbiamo appena iniziato questa seconda stagione, chi vivrà, vedrà.
Tanti game show sono basati sui sondaggi. Cosa c’è di interessante, secondo te, nei sondaggi?
Dire “tanti” mi sembra un po’ eccessivo. I sondaggi sono interessanti perché fotografano l’Italia. Tutte le settimane, ad esempio, in uno dei telegiornali delle reti generaliste, propongono il sondaggio sulle intenzioni di voto degli italiani. Noi non facciamo politica ma diamo ugualmente una fotografia importante dell’Italia.
Quali sono i lati positivi e i lati negativi di dover gestire più di 100 persone in studio?
I lati positivi sono molti come conoscere uno a uno ognuno di loro, le loro storie, le loro passioni. Per quanto riguarda i lati negativi, purtroppo, sia per loro che per noi, è capitato qualche volta che, a causa del caldo o delle ore in piedi, qualcuno si sia sentito male. E se si sente male anche solo uno di loro, noi dobbiamo fermare tutto.
Ci sarà un seguito di Nicola Savino Racconta?
Con la Gialappa, sicuramente ci sarà un seguito, per forza. Abbiamo una comunità di intenti ideologica. Ridiamo delle stesse cose, siamo molto simili, ho lavorato molto con loro, mi sono goduto Gialappashow, goduto con la “g” maiuscola, c’era un Forest in forma smagliante, è stato strepitoso. Da questo studio, ho detto “Dai, Gialappi, venite a TV8!”. Sembravo un bambino che diceva “Dai venite a giocare a pallone con me!”. Ci sono venuti, mi hanno preso in parola e spero che avremo lunga vita insieme qui.
Torneresti in un varietà o in un reality?
Questo è un game con venature molto intense di varietà. Reality? Non lo so, già l’ho fatto e l’ho fatto alla mia maniera, sia come conduttore che come opinionista. Io non entro quasi mai nelle dinamiche, non è il mio modo di fare reality, ho un modo più scanzonato. Lo faccio in quel modo, lo intendo così, lo vivo così. Rido “con”, non rido “di”, rido insieme ai telespettatori delle stranezze dei reality perché a volte ci sono.