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Nicola Porro all’attacco di Michela Murgia: “Ignorantona, io da Santoro ci andavo”. E rispolvera la gaffe ad Agorà

A distanza di giorni dal rifiuto di intervenire a Quarta Repubblica, Nicola Porro risponde a Michela Murgia: “Ignorantona, io sono stato una vita da Santoro dove erano tutti contro di me”. Il giornalista rispolvera anche la gaffe ad Agorà

pubblicato 12 Aprile 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 21:38

Ci ha impiegato un po’, ma alla fine Nicola Porro ha risposto a Michela Murgia. La scrittrice sarda si era rifiutata di rilasciare dichiarazioni a Quarta Repubblica nell’ambito di un’iniziativa sui migranti organizzata nel quartiere Parioli a Roma. Un gesto – mostrato in un filmato trasmesso durante l’intervista a Matteo Salvini – prima accolto con ironia e in seguito stigmatizzato dal conduttore, che sul suo sito ha pubblicato un lungo post allegandoci pure uno sfogo in video.

Michela Murgia è una scrittrice, ma anche una signora molto, molto ignorante, un’ignorantona”, attacca Porro. “L’ignoranza è anche nella testa, non solo nella grammatica. Ignorante perché semplicemente ignora, ragiona come un algoritmo, attribuisce a tutti una casella politica in modo quasi razziale”.

Il giornalista è un fiume in piena:

“Se dovessi ragionare con lo stesso metro la considererei più che disonesta, ridicola, grazie al fatto che campa grazie ai soldi che Berlusconi le bonifica via casa editrice Einaudi. Sbaglierei, poiché le riconosco di essere una fiera antiberlusconiana anche se pagata dal Cav; strano che il sottoscritto solo per il fatto di ospitare Salvini, non possa essere considerato altrettanto libero. Pensate un po’ se mi pagasse. Resta il fatto che rifiutare una dichiarazione o una ospitata è roba non solo legittima, ma condivisibile: pensate che palle partecipare al solito teatrino. Senza essere pagati, si intende”.

Sui social la Murgia aveva spiegato i motivi del gran rifiuto, lasciando intendere come in certi contesti il padrone di casa abbia il potere di decidere cosa farti dire e in che maniera farti apparire.

Ci spiega come funziona la tv – ribatte Porro – ma che ne sai. Io sono stato una vita da Santoro dove erano tutti contro di me, ma ci si va. Se uno ha un’idea va a difenderla nei luoghi in cui gli è chiesto di difenderla. Io non mi sarei mai permesso di accusare di disonestà intellettuale chi non la pensa come me. Murgia, quelli che non la pensano come te, solo per questo diventano intellettualmente disonesti? Avere un’opinione diversa dalla tua non vuol dire essere reietti dell’intelligenza umana”.

Porro a questo punto rispolvera dagli archivi l’episodio del 2014 che vide la scrittrice protagonista di un fuori onda ad Agorà:

“Non fare l’espertona di comunicazione e tv parlando di manipolazione, Mi ricordo quando ti lamentavi di esserti svegliata, poverina, alle 7.30 per partecipare ad un programma che, ohibò, proprio a quell’ora va in onda. Cara maestrina, sono disonesti intellettualmente i ragazzi di Torre Maura? Sono disonesti intellettualmente le persone che vogliono una casa a Casal Bruciato? Sono disonesti intellettualmente quelli che vivono nella merda di San Siro? Invece di fare le riunioni sull’accoglienza nei posti chic, sei andata nelle periferie? Hai provato a vedere cosa significa vivere nella provincia italiana o nel disagio? Credo di no, perché siete ignoranti, presuntosi e ve la cantate tra di voi. Mai alle 7.30, si intende”.