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Netflix Italia 2017, arrivano un evento comico e nuove produzioni originali

Netflix è pronta nel 2017 a produrre talk e reality. In Italia mira a film e allo speciale di un comico italiano famoso all’estero

pubblicato 18 Dicembre 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 15:41

Netflix Italia tornerà a puntare su produzioni originali: è la promessa del suo Boss americano, Ted Sarandos, in un’intervista rilasciata a L’Espresso:

“Le cose in Italia stanno andando molto bene. Dopo Suburra, che sarà un prodotto molto forte e che avrà certamente un seguito al di fuori dell’Italia, intendiamo fare altra programmazione originale. Abbiamo molto progetti in Italia. Alcuni film, e lo speciale di un comico molto famoso anche a livello internazionale. Ma non sono ancora pronto a parlarne ufficialmente”.

Quando gli viene fatto il nome di Roberto Benigni Sarandos nega. Poi aggiunge:

“C’è molto appetito in Italia per lavori che non hanno trovato la giusta distribuzione e in arrivo dal mondo intero. Un problema che abbiamo da voi è l’infrastruttura di Internet. Le aspettative sulla velocità della rete sono più basse che in altri Paesi, ma continuiamo ad allargare e a migliorare il nostro catalogo”.

Quale il successo che l’ha più sorpreso nel nostro Paese?

“Anche se pensavamo che fosse molto americano Gilmore Girls sta andando benissimo, uno dei Paesi che più ci ha sorpreso è proprio l’Italia. Alla fine la lezione è che se hai delle buone storie saranno accolte bene ovunque. Show come The Crown e Black Mirror sono dei successi in tutto il mondo”.

Ecco i numeri del fenomeno Netflix: 87 milioni di abitanti in 130 Paesi. 150 milioni di dollari di budget per The Crown (“è stato un affarone”), 3500 dipendenti ubicati soprattutto tra Los Angeles e la Silicon Valley. 600 ore di programmazione originale nel 2016. 5 miliardi di dollari come budget di produzione. Progetti per il 2017? Mille ore di nuove produzioni e un budget di oltre 6 miliardi. Sarandos può dirsi più che orgoglioso:

“Abbiamo liberato i consumatori dalla dipendenza da orari fissi e inflessibili, ora possono identificare lo show che vogliono e goderselo dove, come e quando vogliono loro. Non diamo per scontato che se uno show ha funzionato un anno andrà bene necessariamente anche quello dopo. Stiamo producendo contenuti originali in dodici Paesi diversi. Lanceremo dei talk show, dei reality. Sono cose che non abbiamo mai fatto e hanno in comune l’obiettivo di dare ai telespettatori la migliore programmazione possibile. Non puoi arrivare a grandi risultati giocando a conservare le posizioni. Devi costantemente correre dei rischi. Non ignoriamo gli indici di ascolto, ma i nostri show non sono condannati ad affermarsi nel giro di due o tre settimane, questa è la ragione per cui non vogliamo rendere noti i risultati. Secondo gli standard tradizionali lo show che fa due milioni di spettatori è un fallimento. E invece quei due milioni potrebbe essere tutti fan appassionati, più facili da conservare. Vogliamo fare show che sono successi di critica e che la gente ama, per dare in cambio degli abbonamenti ore di gioia”.

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