Netflix batte il record di episodi originali rilasciati in tre mesi: 1.026. Prime Video si ferma a 223
Netflix continua a puntare sulla quantità per battere ogni record: 159 serie TV e 1.026 episodi originali nel terzo trimestre del 2022.
Il trimestre che si è appena concluso ha visto Netflix infrangere un altro piccolo record detenuto dalla stessa piattaforma di streaming: tra luglio e settembre il colosso statunitense ha rilasciato 1.026 episodi originali, cinque volte in più rispetto a tutti i servizi della concorrenza.
I dati arrivano dalla MoffettNathanson di Wall Street, secondo la quale di fronte ai 1.026 episodi originali rilasciati da Netflix in 90 giorni, dal 1° luglio al 30 settembre 2022, Prime Video di Amazon si è fermato a 223 episodi. Terzo posto per Hulu, negli Stati Uniti, con 194 episodi. Su Disney+ nello stesso lasso di tempo sono arrivati 140 nuovi episodi, mentre sempre negli USA HBO Max si è fermato a 114.
Netflix da record sulla quantità, e gli utenti premiano il servizio
I dati diffusi ci confermano come ad oggi Netflix, a livello mondiale, si confermi il servizio di streaming più prolifico e ricco di contenuti. I 1.026 episodi arrivati su Netflix appartengono a 159 serie TV originali e esclusive, un record rispetto ai 143 nuovi show arrivati sulla piattaforma di streaming nell’ultimo trimestre dello scorso anno.
Nonostante il crollo registrato negli ultimi mesi, Netflix continua a rilasciare contenuti su contenuti, ma quantità non fa necessariamente rima con qualità. Nei tre mesi presi in esame da MoffettNathanson, su Netflix sono arrivate serie tv accolte positivamente dal pubblico come Dahmer — Monster: The Jeffrey Dahmer Story di Ryan Murphy, la terza e ultima stagione di Locke & Key, la quinta stagione di Cobra Kai, la prima stagione di The Sandman di Neil Gaiman e gli ultimi due episodi della quarta stagione di Stranger Things.
Da segnalare anche l’ultima stagione di Better Call Saul e l’ultima di Peaky Blinders, così come l’interessante debutto di The Imperfects, passata purtroppo un po’ inosservata.
Gli utenti, però, sembrano continuare a premiare Netflix. Secondo i dati diffusi da JustWatch e relativi al terzo trimestre del 2022, Netflix continua ad essere il servizio di streaming più usato negli Stati Uniti (21% del totale) e in Italia (28% del totale), seguito da Prime Video che sta tallonando il colosso con insistenza.
Negli USA Prime Video di Amazon ha toccato quota 19%, mentre in Italia è al 27%, in entrambi i casi un solo punto percentuale in meno rispetto a Netflix.
Una nuova fase della “guerra dello streaming”?
L’analisi fatta da MoffettNathanson sottolinea un aspetto molto interessante: la penetrazione dello streaming nelle case statunitensi ha raggiunto la propria maturità.
Questo significa, secondo l’azienda, che la cosiddetta guerra dello streaming sta entrando in una nuova fase: le varie piattaforme di streaming non dovranno cercare di attirare utenti che non hanno mai usato lo streaming, ma dovranno conquistare gli utenti delle piattaforme concorrenti.
È in questo contesto che si inseriscono le novità previste per i prossimi mesi, con piani con pubblicità e prezzo ridotto in arrivo sicuramente su Disney+ e Netflix. Ed è sempre in questo contesto che si inserisce la strategia di Netflix di puntare sulla quantità e non necessariamente sulla qualità: al grido di “qualcosa per chiunque”, Netflix punta a soddisfare quante più esigenze possibili, da quelle degli utenti che cercano contenuti di alto livello a quelli che preferiscono documentari true crime e reality show, ma anche quelli che vogliono gli anime e le soap opera coreane. Su Netflix, insomma, c’è qualcosa per tutti.
Una strategia che per il momento si sta rivelando efficace, ma che non è assolutamente praticabile dai servizi più piccoli e con meno disponibilità economiche.