Neonetwork e Università Cattolica insieme per la tv di domani
L’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Neonetwork partner di “Analisi e progettazione del prodotto televisivo” per la formazione di categorie professionali pronte per entrare nel dorato mondo della televisione. La prima giornata del Master è stata presentata ieri presso la stessa Università in un evento a cui hanno partecipato l’Amministratore Delegato di Magnolia,
L’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Neonetwork partner di “Analisi e progettazione del prodotto televisivo” per la formazione di categorie professionali pronte per entrare nel dorato mondo della televisione.
La prima giornata del Master è stata presentata ieri presso la stessa Università in un evento a cui hanno partecipato l’Amministratore Delegato di Magnolia, Giorgio Gori; Alberto Rossini, senior vice president di Mtv Europe , Axel Fiacco, head of editorial Mtv Italia e l’intervistatrice, Victoria Cabello. Al termine dell’evento, Giorgio Gori ha rilasciato un’intervista a cui vi rimandiamo nel prossimo post.
Neonetwork, società del gruppo De Agostini diretta da Matteo Scortegagna, partecipano attivamente alla progettazione e realizzazione del master, fornendo la propria competenza sia a livello di contenuti che di organizzazione della didattica. Lo stesso Scortegagna riveste il ruolo di docente, direttore didattico ed è componente del Consiglio Direttivo, stessa carica che ricopre anche Giorgio Gori di Magnolia.
“Per Neonetwork e per Magnolia questo Master rappresenta una nuova sfida – racconta Matteo Scortegagna -. L’idea di base è quella di lavorare a quattro mani con l’Università per formare i giovani alle professioni dell’industria televisiva. Troppo spesso infatti – continua il manager – formare per la tv significa fornire strumenti ‘creativi’ o di linguaggio tralasciando gli aspetti manageriali e di gestione di un settore complesso come quello della tv. Sono certo che il Master – conclude Scortegagna – ci permetterà di identificare risorse umane da coinvolgere nei progetti aziendali di Neonetwork e Magnolia“.
Victoria Cabello, davanti ai molti studenti presenti all’evento, ha “interrogato” gli ospiti non rinunciando all’ironia e a qualche frecciatina che ormai la contraddistingue. In una sorta di spin-off di Very Victoria la conduttrice ha chiamato uno ad uno i rappresentati di Magnolia, di Mtv o dell’Università ponendo loro domande sul Master o sulla propria esperienza presente e passata, svelando in alcuni casi alcune chicche.
Giorgio Gori, il primo interrogato da Vicky, ha risposto ad una domanda sula frenesia di consultare i dati Auditel:
“E’ in un certo senso uno degli aspetti più belli e allo stesso tempo stressanti del nostro lavoro. Oggettivamente in televisione ormai fare un programma consiste nel fare una scommessa sugli altri, ma non su tutti, bensì una fetta. Realizzare oggi una trasmissione è un po’ come provare ad immaginare come quelle persone si comporteranno: se sarai in sintonia coi loro gusti, se apprezzeranno, se saranno confermate le loro aspettative e così via. Il giorno dopo quei numeri ti diranno minuto per minuto se ci hai preso, se hai capito cosa loro si aspettassero. Chi fa la televisione quindi deve imparare la tecnica per leggere questi dati e deve avere un grande preparazione ed è anche questo lo scopo del nostro Master.”
La Cabello ha poi chiesto a Gori se fosse vero ciò che si vociferava riguardo al metodo affrontato da Silvio Berlusconi negli anni ’80 per trovare dei programmi che piacessero al pubblico:
“Rispetto ad oggi quello era il periodo in cui le persone che potevano definirsi intellettuali avevano accesso alla stanza dei bottoni e venir ascoltate. Basti pensare a Carlo Freccero, che sulla televisione ha costruito una sua teoria e che è stato uno dei collaboratori più stretti di Berlusconi; benchè avessero magari idee diverse, Silvio che ascoltava tutti, lo prese, lo mise a gestire prima il primo magazzino di film e poi lo fece diventare il responsabile dei programmi dell’allora Fininvest. Secondo me è stata una delle cose migliori che ha fatto Berlusconi da imprenditore televisivo.”
“Io stesso – continua Gori – ho lavorato con Freccero e ho imparato molto. Tra l’altro in quegli anni non c’era l’assillo di oggi e si poteva lavorare con tranquillità. Ricordo ad esempio con Le Iene, che erano partite molto male e che successivamente sono diventate uno dei pilastri della rete che dirigevo, Italia 1. Arrivavo saturo da dieci anni di direzione di Canale 5 e avevo chiesto di dedicarmi alla rete più sperimentale del Gruppo. Credo che quei due anni siano stati i migliori che abbia avuto in qualità di direttore proprio perchè ho potuto lavorare con la più totale libertà senza essere misurato continuamente sulla base di risultati di poche settimane. Questo ha fatto sì che alcuni programmi, tipo Le Iene o Sarabanda, partiti in sordina potessero crescere e diventare dei successi indiscussi. “
“Siamo coinvolti in questo progetto con la Cattolica attraverso una serie di docenze – spiega l’ad di Magnolia – perchè pensiamo che la televisione sia un lavoro fatto di persone e se le persone sono migliori, migliori sarà la tv che si farà. Se daremo un po’ di persone di qualità nella televisione italiana, miglioreremo anche la stessa tv. Magnolia è un’azienda fatta di persone: siamo partiti 7 anni in tre, io la mia socia e il direttore amministrativo; oggi siamo una società che tra Milano-Roma e le filiali all’estero da’ lavoro a molte centinaia di collaboratori la cui età media è sotto i trent’anni.”
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Alberto Rossini:
“Ben venga questa iniziativa perchè nella mia esperienza ho notato quanto ormai spesso le persone che vengono ai colloqui per farsi assumere e lavorare in televisione ne sappiano sempre di meno e la guardino con la puzza sotto il naso. Un aneddotto che spiega molto: io mi occupo logicamente anche del reclutamento del personale e quando chiedo ai selezionandi il programma di Mtv che preferiscono questi il più delle volte non sanno rispondere trovando una miriadi di scuse (non ci sono, non hanno tempo, ecc.). Capite quanto questo sia surreale considerato il fatto che questi vengono per lavorare a Mtv. Si pensa alla televisione come qualcosa in cui non sia richiesto un minimo di preparazione che invece è necessaria e, anzi, indispensabile.“.
Anche Axel Fiacco ha così commentato:
“Il nostro è un mestiere che non si improvvisa. La cosa più difficile è convincere tutti, che chi lavora in televisione deve impegnarsi come in qualunque altro lavoro. E’ un mestiere come gli altri che richiede una preparazione accurata su quello che si va a fare. E’ vero che all’inizio uno pensa che sia una passeggiata, un hobby o qualcosa che si può fare senza tanti pensieri, ma la realtà delle cose è ben diversa. Ecco, questo Master deve servire a formare delle persone che abbiano la passione per lavorare in televisione. Nessun master e neppure questo ti garantisrà l’assunzione immediata in tv ma almeno darà la possibilità di uscire sapendo gran parte delle cose che si devono conoscere in materia. E, quando poi ci si presenterà ad un colloquio, non si faranno figure come quelle citate prima..”
Il Master Universitario di II Livello, MAPpt – Analisi e Progettazione del prodotto televisivo è attivato per l’anno accademico 2008/2009 nell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano. La direzione è affidata ad Andrea Bellavita e Matteo Scortegagna. Il consiglio direttivo è composto da Piermarco Aroldi, Andrea Bellavita, Giorgio Gori, Alberto Rossini, Matteo Scortegagna, Marina Villa e Nicoletta Vittadini. La direzione scientifica è di Ruggero Eugeni.
Per informazioni:
Ufficio Master Università Cattolica del Sacro Cuore Via Carducci 28/30 20123 Milano tel. 02 7234 3860 fax 02 7234 5202 e-mail: master.universitari@unicatt.it