Nemico pubblico, Giorgio Montanini provoca Francesco Montanari: “Perché Raoul Bova lavora?”
Montanini sta per farsi un Nemico pubblico di peso: nel suo monologo di ieri se l’è presa con Raoul Bova
Essere comicamente scorretti significa anche fare nomi e cognomi scomodi e prendersela col sistema. E’ lo sporco lavoro che si assume ogni settimana il mattatore di Nemico pubblico (in onda con un’edizione che spacca, tra i Musical mafiosi e le clip di Reparto paternità), Giorgio Montanini.
Nella puntata di ieri ospitava Francesco Montanari, il Libanese di Gomorra ormai sempre più mediatico da quando si è sposato con Andrea Delogu (riconoscibile a sua volta tra il pubblico come moglie accompagnatrice) ed è anche sbarcato su Radio2.
Il conduttore l’ha così accolto:
“Sono orgoglioso davvero di avere qui nel parterre di Nemico pubblico Francesco Montanari. E’ stato protagonista di una serie televisiva, Romanzo criminale, che insieme a Gomorra è esportato in tutto il mondo. Come mai nessuno esporta le nostre cose? Come mai i Cesaroni non va in Francia? Eppure Claudio Amendola non è male, è romano come te. Perché Romanzo Criminale ha ripreso quello che siamo noi come cultura cinematografica, non c’abbiamo i soldi per fare House of Cards ma ci mettiamo le nostre idee, il nostro ingegno, l’italianità”.
Sul fatto che i Cesaroni non sia stato esportato dall’Italia in Francia occorre una piccola precisazione: il format è spagnolo, Los Serrano, e siamo noi che ce lo siamo comprato. Su tutto il resto chapeau.
Il punto più alto lo si è raggiunto quando Montanini ha iniziato a provocare Montanari, per farlo esporre sull’argomento “attori italiani sopravvalutati”.
“Mi devi spiegare perché prima avevano Gian Maria Volontè, Giancarlo Giannini… dal più stupido caratterista che era Mario Brega e valeva cento volte… non farmi far nomi, falli tu. Chi è un attore che reputi scarsissimo e dici… ma possibile che recita? E’ scarso davvero. Tanto dopo tagliamo… Ma stai pensando che ne hai milioni? Il peggiore che non ti spieghi perché possa star là”.
Montanari si è limitato a dire, diplomaticamente:
“No, aspetta. Le spiegazioni ci stanno sempre. Io non so veramente chi è il peggiore”.
E Montanini, a questo punto, si è lanciato con un nome ben preciso:
“Sì però non far il paraculo con me. Vabbè dai interpreto il suo pensiero… Io so chi pensi, lo dico io. Ma come cazzo si fa… Raoul Bova. Fa sei film all’anno. Perché? Ti piace Raoul Bova? Non è possibile. Oh, non mi fà incazzà che divento una bestia. Ha solo gli addominali, è solo bello, c’ha 50 anni. Ma quanto può durar ancora a fare gli addominali, tra un pochetto non funziona più. Mangia solo proteine e mangi proteine e basta per fà film de mmerda. Perché Raoul Bova lavora in questo Paese? Fa anche il produttore? Benissimo (ride, ndr). Pure io ho fatto film, ma finché ‘so indipendenti non ti calcola nessuno”.
Chi mai, sulla tv mainstream, avrebbe tanto coraggio a prendersela con un intoccabile come Bova? In chiusura, forse consapevole di aver un tantino esagerato per quello che la generalista concede, Montanini ha provato a fare un passo indietro:
“Raoul, noi scherziamo, queste cose non le pensiamo, è televisione, che tanto poi si va a cena insieme, ci conosciamo…”.
Speriamo che Bova e il suo entourage abbiano il senso dell’umorismo.