De Laurentiis, i giornalisti cafoni e le amichevoli del Napoli in pay per view a dieci euro
Il presidente del Napoli si scaglia contro i giornalisti sportivi: “Sapere parlare solo di soldi”. Ma per vedere un’amichevole del Napoli in tv bisogna pagare 10 euro.
Non più tardi di settimana scorsa il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, davanti alla sede della Lega Calcio, si scagliava in maniera non proprio educata contro i giornalisti sportivi.
“I giornalisti di calcio sono dei gran cafoni. Non si può parlare nella vita solo di soldi. Noi nel cinema siamo dei gran signori, perché di Brad Pitt e Angelina Jolie non si dirà mai qual è il loro contratto, mentre a voi interessa solo sapere quanto vale un giocatore, per quanto è stato venduto e quanto guadagna”.
Questo è quanto sosteneva il presidente partenopeo non prima di aver minacciato di mettere le mani addosso a un cronista che aveva osato ribattere “Cafone lo dice a qualcun altro”.
A proposito del rapporto spesso morboso tra calcio e soldi, la riflessione di De Laurentiis, al di là dei modi poco urbani, potrebbe anche essere condivisibile. Potrebbe esserlo, però, solo se poi i tifosi del Napoli non fossero costretti a pagare ben dieci euro per assistere in televisione a una gara amichevole della squadra azzurra.
Sì, perché a partire dal 20 luglio, Sky e Mediaset Premium trasmetteranno quattro amichevoli del Napoli (contro il Bayern Monaco, il Bayer Leverkusen, il Bordeaux e l’Olympiakos): match che non fanno parte dei pacchetti dedicati al calcio dei due operatori, e che dunque potranno essere visti solo pagando dieci euro a partita, sia sul digitale terrestre che sul satellite.
Lo stesso imprenditore che accusa i giornalisti di pensare solo ai soldi chiede quaranta euro ai sostenitori della sua squadra per vedere in televisione quattro (inutili) amichevoli estive? Proprio così. Ma De Laurentiis parte sfrutta solo la fame del tifoso, che anche in estate non può fare a meno dell’overdose di calcio, e così pur di vedere la propria squadra in campo (in pluri-sponsorizzati e improbabili tornei) tira fuori il portafoglio.
Per carità, De Laurentiis si avvantaggia di un bisogno che – evidentemente – i tifosi hanno, e quindi non fa nulla di male (se non fingersi moralizzatore di un mondo che egli stesso ha costruito). D’altra parte, se migliaia di persone ogni anno spendono soldi per abbonarsi ai canali tematici delle squadre solo per vedere in esclusiva gli allenamenti dei propri beniamini, perché stupirsi se l’imperdibile Napoli-Bordeaux viene offerta a dieci euro?