Name that tune 2023, Ciro Priello e Fabio Balsamo a Tvblog: “Non giochiamo solo con i vip ma anche con il pubblico a casa” (video)
La video intervista a Ciro Priello e Fabio Balsamo per Name That Tune 2023, in onda, da mercoledì 25 gennaio, in prima serata su Tv8
A poche ore dal debutto con la nuova stagione di ‘Name That Tune 2023 – Indovina la canzone’, abbiamo incontrato Ciro Priello e Fabio Balsamo, la confermatissima coppia al timone dello show musicale in onda, in prima serata, su Tv8, ogni mercoledì. Ai conduttori abbiamo chiesto retroscena, novità, conferma di un’edizione al dir poco scoppiettante.
Ciao. Una domanda di rito. Che stagione sarà?
Priello: “Sicuramente sarà una stagione diversa da tutte le altre. Abbiamo avuto, dopo il primo anno di esperienza, di poter portare delle piccole novità rispetto alla precedente stagione. Due giochi nuovi e un’apertura di programma con una sigla che mi ha sempre divertito. E che ci ricordano i programmi di quando eravamo piccolini…”
Balsamo: “Una stagione più consapevole. E’ la nostra seconda esperienza. Se, nella prima c’è servito per capire le dinamiche del gioco. In questa, cerchiamo di apportare il nostro contributo, personalità, come rapporto. C’è una sigla cantata e ballata da Ciro, ci sono due giochi nuovi, ci sono degli ospiti molto particolari, molto bravi. Abbiamo alzato l’asticella. Almeno ci proviamo”.
Che cosa rappresenta, per voi, questa riconferma, come coppia e singolarmente dal punto di vista professionale?
Balsamo: “E’ la conferma che il metodo funziona. E’ un metodo fatto di umiltà di approccio al nuovo mezzo, partendo da zero. Quando ci troviamo in una situazione nuova tendiamo a partire sempre da zero. Studiando lo storico e capendo come funziona. E, poi, la seconda componente è quella dell’identità. Una volta capito come funzionano le dinamiche basilari, apportiamo qualcosa della nostra identità. Essere fedeli a noi stessi senza mai snaturarci. L’errore potrebbe essere quello di stare in un ambito nuovo e diventare quello che non siamo. E’ una riconferma che il nostro metodo di lavoro, almeno in quest’ambito, ha funzionato”
Qual è il punto di forza di questo format?
Priello: “I concorrenti si divertono davvero tanto. Viene fuori, in ognuno di loro, uno spirito competitivo così forte che rende il programma sempre molto molto molto vivo…”
Balsamo: “E’ anche un po’ reality. Vedere un vip in un ambito diverso che reagisce con sfida, divertimento. Si mette in gioco. Come in Lip Sync, che è una vetrina sul personaggio che non avevamo mai visto. […] E poi c’è la replicabilità. Molti di questi giochi possono essere rifatti a casa sul divano, con gli amici. Quello che proviamo a donare è l’opportunità un gioco anche a casa, i telespettatori giocano con noi. Ciro fa le sue pause tensive per permettere al pubblico di giocare a casa. Non giochiamo solo con i vip ma anche con il pubblico a casa”.
Il programma vola anche sui social. L’hashtag, durante la messa in onda, finisce, spesso in tendenza su Twitter, per esempio. Voi, che provenite dal web, cosa pensate di questo tipo di affetto del pubblico?
Priello: “Credo che sia una cosa bellissima perché viviamo in un’epoca crossmediale. Perché credo che il cellulare sia diventato un secondo telecomando. Vedere un’interazione real time durante il programma fa sicuramente piacere. Ti dà ancora di più la percezione che le persone stanno giocando e si stanno divertendo con te. Questa è una cosa che, a noi, ha sempre affascinato…”
Balsamo: “Anche i contenuti che noi cerchiamo di portare sono su una sorta di doppio binario. Seppur attenti al linguaggio televisivo, sappiamo che ci possono essere alcune ripercussioni social. Come se la mente stesse lavorando su due aspetti contemporaneamente. Al giorno d’oggi, i media vanno verso una crossmedialità totale…”
Priello: “Ma viene tutto in maniera naturale. Durante lo studio della sigla, per esempio, c’è stato un momento in cui abbiamo pensato: ‘Vogliamo coreografarla?!”. Ed io ho pensato subito ad un balletto che fosse accessibile anche a Tik Tok”.
Leggete anche, quindi, le impressioni sui social…:
Balsamo: “E’ chiaro che bisogna fare attenzione ai feedback senza subirli troppo, però. In positivo o in negativo restano dei commenti. I feedback sono fondamentali. Altrimenti non c’è comunicazione se non c’è chi ascolta”.
Questo format è un po’ figlio dei varietà musicali degli anni ’90, per capirci lo storico ‘Sarabanda’ di Enrico Papi. Avete dei ricordi? E, in particolare, se questi programmi sono stati fonti di ispirazione per questo progetto tv…:
Priello: “Non veniamo da quel periodo lì. Vivono inconsciamente, dentro di noi, quei ricordi. Dal nostro punto di vista, c’è sempre stato uno studio di quello che è stato. Cerchiamo, comunque, di portare la nostra identità. Per non creare delle fotocopie…”
Balsamo: “Si parte da un processo di consapevolezza, di studio dal passato. Siamo andati a vedere le interazioni non solo di Enrico Papi nella gestione, nella conduzione. Ma anche dei rapporti televisivi che potevano interessarci come Paolo Bonolis e Luca Laurenti. Abbiamo cercato di capire come sono riusciti a creare delle dinamiche. A questo, abbiamo provato ad aggiungere la nostra idenità. Se non si parte dallo storico non si va da nessuna parte”.