Mystère: il paranormale visto dalla Francia
Di solito i francesi ci hanno abituati a buone serie poliziesco-investigative, dove i misteri trovano sempre una loro spiegazione razionale e soprattutto un loro colpevole nell’arco di una puntata. “Mystère” (qui la gallery), invece, si distacca da questo genere per proporre una storia che si avvicina molto di più al genere paranormale, che siamo abituati
Di solito i francesi ci hanno abituati a buone serie poliziesco-investigative, dove i misteri trovano sempre una loro spiegazione razionale e soprattutto un loro colpevole nell’arco di una puntata. “Mystère” (qui la gallery), invece, si distacca da questo genere per proporre una storia che si avvicina molto di più al genere paranormale, che siamo abituati a vedere solo attraverso l’obiettivo degli americani.
Sarà anche per questo motivo che la serie, in onda da sabato scorso in prima serata su Mya -uno dei nuovi canali di Mediaset Premium Gallery– in Francia lo scorso giugno ha raggiunto cifre da record fin dalla prima puntata, seguita da 9.410.000 telespettatori, con uno share del 40%.
La vicenda parte da quando la protagonista femminile, la giovane studentessa Laure (Toinette Laquière) torna in Provenza, sua terra d’origine, per vendere la casa di famiglia, frutto di ricordi di un tragico passato che le ha portato via la madre. L’apparizione di strane forme geometriche in un campo di grano della zona complica però la sua vita: quando sua madre sparì, lo stesso fenomeno si era verificato in un campo vicino. Laure decide così di iniziare ad indagare per cercare di scoprire se sua madre è in qualche modo coinvolta in tutto questo.
Aiutata dal fidanzato Xavier (Arnaud Binard), le indagini della ragazza porteranno alla scoperta di una serie di sparizioni legate a questi strani simboli, tra cui quella di un suo ex fidanzato nonchè suo primo amore Christopher. La serie non punta però tutte le sue carte sul paranormale, e gli sceneggiatori Malina Detcheva e Franck Ollivier (già alle prese con la versione d’oltralpe di “Zodiaco”) hanno aggiunto al mistero anche le vicende familiari della protagonista.
Durante le sue indagini, Laure infatti soggiorna presso il castello del padre, il generale Guillaume de Lestrade (Patrick Bauchau, nel cast di “Jarod il camaleonte”), che vive coi figli avuti da una relazione precedente a quella con la madre di Laure. Il rapporto conflittuale col fratellastro François (Yann Sundberg), inoltre, aggiunge sale ad una situazione già molto delicata.
Forse i cerchi nei campi di grano sono già stati un po’ troppo sfruttati (anche al cinema, col film “Signs”), e la trama non sembra poter reggere il confronto con altre serie dallo stesso carattere a cui in questi anni siamo stati abituati -da “Twin peaks” a “Invasion”, passando per “Taken” di Spielberg ed il cult “X-files”-, però vale la pena comunque segnalare una serie europea dove i poliziotti ed i commissari non sono i protagonisti.
Nelle 12 puntate, il mistero mantiene comunque la sua centralità, come in ogni serie fantasy che si rispetti, grazie anche alla presentazione di personaggi “di contorno” che portano un clima di tensione e suspence nelle indagini della giovane studentessa fino all’ultimo episodio.
E se l’appeal della storia può all’apparenza non essere all’altezza delle serie sopra citate, un’opportunità merita almeno per lo scenario in cui è calata la vicenda. Per chi non potesse seguire la serie sul Digitale Terrestre, l’appuntamento molto presubilmente sarà per questa primavera o la prossima stagione su Rete4, che ormai pare avere l’esclusiva per le serie made in France.
Mystère, la nuova serie paranormale francese