MySky: le caratteristiche ufficiali
In attesa che mi vanga installato il nuovo decoder MySky, appuntamento previsto il prossimo 12 dicembre dopo il quale posterò un test drive approfondito, la rivista Eurosat – nel numero di dicembre attualmente in edicola – ha pubblicato il primo test ufficiale della nuova apparecchiatura, nel quale (finalmente) vengono illustrate le caratteristiche definitive, le potenzialità,
In attesa che mi vanga installato il nuovo decoder MySky, appuntamento previsto il prossimo 12 dicembre dopo il quale posterò un test drive approfondito, la rivista Eurosat – nel numero di dicembre attualmente in edicola – ha pubblicato il primo test ufficiale della nuova apparecchiatura, nel quale (finalmente) vengono illustrate le caratteristiche definitive, le potenzialità, i collegamenti ottimali e gli sviluppi futuri dell’ambizioso progetto.
Rimandando tutti, ovviamente, ad una lettura degli articoli direttamente sulla testata – molto interessanti e completi – riassumo in questa sede, per la curiosità di quanti ci hanno scritto chiedendo delucidazioni e manifestando perplessità, le coordinate principali del nuovo servizio PVR dell’emittente satellitare.
> Il nuovo decoder è stato sviluppato, su specifiche Sky, da Pace Microtechnology;
> il costo d’installazione è 99 Euro una-tantum, quello mensile 7 Euro (da sommare al canone attualmente pagato). Possono sembrare tanti, in effetti, ma teniamo conto che – come ha dichiarato a Sorrisi & Canzoni Andrea Zappia (direttore marketing di Sky) “A conti fatti, però, anche all’abbonato conviene il noleggio. Il progresso tecnologico, di questi tempi, è velocissimo. Se tra qualche anno ci inventeremo qualcosa di ancora più evoluto, penseremo noi a sostituire i vecchi decoder. Nessuno si troverà mai in casa un apparecchio antiquato. E in più, ogni problema di manutenzione sarà per sempre a carico di Sky“. E non ha tutti i torti: da più parti queste affermazioni sono state lette come la possibilità che Sky vada a sostutuire – gratuitamente – i decoder MySky attuali con quelli HDTV, una volta disponibili;
> il costo d’installazione va a coprire la necessità di stendere un secondo cavo, che collega il nuovo LNB doppio (per intenderci, il fuoco al centro della parabola) al nostro appartamento: questo è fondamentale per poter utilizzare il secondo decoder interno all’apparecchio e “catturare” due programmi contemporaneamente;
> sul retro del box troviamo due prese scart (per il collegamento a TV, videoregistratore, DVD-Recorder, etc… come i decoder attuali), una nuova presa S-Video (per collegamenti di alta qualità a TV e VCR), la presa digitale ottica (alla quale collegare, tramite cavo Toslink, l’impianto Home Theater) attraverso cui beneficiare – entro fine anno – del nuovo audio Dolby Digital 5.1, i due ingressi IF (parabola) e un cavo dati, attualmente inutile. Sul fronte, oltre alla feritoia per la smart-card, è presente una porta USB al momento superflua… in un prossimo futuro – a detta di Sky – da poter utilizzare per la visualizzazione delle fotografie digitali;
> l’utilizzo del nuovo impianto è semplicissimo: in sostanza identico al precedente, fatto salvo il tasto “R” (registrazione) e “My Channel” (nel quale visualizzare l’archivio delle registrazioni eseguite) sul telecomando. Per registrare un programma si può utilizzare molto semplicemente la guida OSD o impostare manualmente gli orari e il margine – in anticipo o posticipo – di timing;
> le registrazioni ottenute sono vere e propri “cloni” delle trasmissioni: a differenza di quanto avviene nei DVD-recorder, infatti, il flusso Mpeg-2 e AC3 viene duplicato e non convertito da digitale ad analogico;
> è necessaria la smart-card sia per la registrazione che per la visualizzazione dei programmi;
> si possono registrare tutti i programmi dei palinsesti nazionali, audio e video, Rai e Mediaset comprese (ovvero i canali attualmente presenti nel bouquet Sky), ad esclusione di quelli criptati e trasmessi sull’etere analogico (ad es. alcune partite di Champions League o i Gran Premi di Formula 1);
> le registrazioni dei programmi in chiaro e quelli delle pay-tv non hanno scadenza; i film in pay-per-view durano 24 ore; i film porno non possono venire acquisiti;
> si può collegare – come ho detto sopra – un’apparecchiatura per il riversamento delle registrazioni digitali su VHS o DVD-recorder (tramite SCART o S-Video), ma non il contrario (ovvero sull’HD non si possono trasferire files esterni);
> l’HD da 160 Gb permette circa 60 ore di registrazione. Non sono previste modalità di compressione LP o EP;
> si possono registrare anche due programmi satellitari in contemporanea e guardarne uno registrato in precedenza;
> la funzione Time Shifting permette di mettere in pausa la trasmissione in onda e riprenderla, dallo stesso punto, in qualsiasi momento;
> chi avesse problemi di spazio all’interno delle canaline (cavi corrugati), tenga in considerazione che è possibile utilizzare il doppio decoder anche con un solo cavo, a patto che vengano registrati – o visualizzati – due canali presenti sulla stessa polarità. Fare riferimento alle complete tabelle offerte da Eurosat (a pagina 118 del numero di dicembre 2005) per maggiori delucidazioni.
Spero di essere stato utile!