MySky diventa gratuito (in inghilterra)
L’omologo statunitense è considerato un oggetto cult, impossibile da non avere, già subdolamente pubblicizzato in più di una serie tv (ricordate il modaiolo Sex and The City?). Stiamo parlando del TiVo, un particolare decoder dotato di hard drive interno in grado di registrare a piacimento i programmi tv. In Italia il decoder si chiama MySky
L’omologo statunitense è considerato un oggetto cult, impossibile da non avere, già subdolamente pubblicizzato in più di una serie tv (ricordate il modaiolo Sex and The City?). Stiamo parlando del TiVo, un particolare decoder dotato di hard drive interno in grado di registrare a piacimento i programmi tv.
In Italia il decoder si chiama MySky ed è ancora un opzione da “pionieri“, in Inghilterra, dove si chiama semplicemente Sky+ ce l’hanno più di 2 mln (su 8.5) di abbonati. Una cifra di tutto rispetto.
La cosa curiosa è che proprio in questi giorni Sky UK ha deciso di abolire qualsiasi costo aggiuntivo per quanti posseggono (o desiderano possedere) lo Sky+. 10 sterline (14,63 Euro al cambio odierno) in meno al mese. A prima vista, quindi, sembrerebbe essere più conveniente l’offerta di Sky Italia (che per MySky richiede un canone di 7 euro mensili e 99 euro di installazione una tantum), ma purtroppo non è così. Le 10 sterline mensili in oggetto non erano già previste per quanti fossero abbonati ad almeno due pacchetti premium (gli equivalenti dei nostri pacchetti Calcio, Cinema e Sport), in Italia invece si può avere anche l’abbonamento più completo possibile pagando per questo la bellezza di 59 euro mensili, un prezzo perfettamente in linea con quello per l’offerta equivalente di Sky UK (ma l’Inghilterra non era più cara dell’Italia?), ma i 7 euro “extra” per il MySky non te li toglie nessuno.
La politica di Sky UK è quindi radicalmente diversa, questo spiega come mai siano così tanti gli abbonati che hanno optato per un decoder che nei fatti è comodissimo per quanti amano programmare la registrazione dei programmi preferiti per poterli rivedere con comodo senza dover andare a rispolverare qualche vetusto VHS.
Per chiunque abbia una vita “normale”, con un lavoro, una vita sociale e altri hobby, MySky è l’unico modo per poter evitare la schiavitù dei palinsesti. Che senso ha pagare 60 euro al mese per avere a disposizione 100 e passa canali tv se poi non si hanno che poche ore al giorno, in orari indipendenti dalla nostra volontà, per poterli guardare?
Le ragioni di questo ulteriore taglio di 10 sterline sono determinate dalla concorrenza (eh sì, in Gran Bretagna ne hanno anche sul satellite) che rende difficile per Sky mantenere il livello attuale di crescita negli abbonamenti, per non parlare di quanti (non interessati magari ai grandi eventi sportivi) possono decidere di “cambiare pay tv”. Alla luce di ciò, se e quando Sky Italia deciderà di applicare lo stesso cambiamento alla sua offerta (magari iniziando dall’esenzione dei 7 euro per chi ha due pacchetti premium) sarà quindi tutto frutto della magnanimità di Murdoch e soci.
Ne avranno? Ho i miei dubbi.