Myrta Merlino: “È stata la stagione più dura della mia vita professionale”
Myrta Merlino fa il bilancio della stagione di L’Aria che tira e annuncia che sta lavorando ad un libro dedicato alle donne
Myrta Merlino non sembra avere dubbi. Intervistata dal Corriere della Sera, la conduttrice di L’aria che tira su La7 rivela che quella conclusa l’11 giugno “è stata la stagione più dura della mia vita professionale“:
Abbiamo scoperto un altro modo di fare tv. La7, sulla carta, poteva essere la rete più danneggiata dall’emergenza (della pandemia, Ndr): solo informazione e attualità in diretta. Invece siamo stati gli unici a non sospendere appuntamenti, a non rivedere il palinsesto.
A testimoniarlo anche il fatto che si sia fatta travolgere dalle emozioni, fino a piangere in diretta:
Non mi era mai capitato di piangere in tv, controllata come sono per quel rigore professionale appreso alla scuola di Giovanni Minoli. Quest’anno mi è successo.
Myrta Merlino non ha dubbi neanche sul fatto che “il mio rapporto col pubblico si è rafforzato moltissimo“. Lo deduce da una questione anche numerica:
Abbiamo deciso, con la mia grande squadra, di creare un indirizzo di posta intitolato “Dillo a Myrta”. Abbiamo voluto creare un luogo di ascolto per chi non ne aveva da nessuna parte. Sono arrivate 130.000 lettere, in massima parte di donne. E proprio con le storie di tante donne sto lavorando a un libro.
Per la Merlino ci sarà la conferma alla conduzione di L’aria che tira anche nella prossima stagione (nonostante quanto dichiarò a novembre scorso in un’intervista concessa a TvBlog):
Io ho il privilegio di aprire le mattinate tv e spesso, proprio dal punto di vista politico e puntando sull’attualità, riesco a imporre temi che alimentano il dibattito nel resto della giornata. Proseguiremo su questa strada. Con serietà ma anche con allegria.
Per quanto riguarda l’esperimento (durato solo un mese) di L’Aria di domenica, invece, nessuna notizia. La presentazione dei palinsesti della prossima stagione di La7, però, si terrà soltanto nei prossimi giorni a Milano e non sono da escludere sorprese.