Myrta Merlino era la Barbara D’Urso di La7. Ma non è la D’Urso di Canale 5
Myrta Merlino passerà da una rete che non trasmette talent, né reality, ad un’azienda che si poggia su Gf, Isola, Temptation Island e Amici. Impossibile ignorarli e, se un’incursione verrà fatta, andrà effettuata senza puzza sotto il naso
Rivoluzionare un palinsesto è lecito, con buona pace di qualche spettatore inviperito. Soprattutto se sei una tv commerciale che non pretende canone e abbonamenti in cambio, da sempre. Fatto sta che l’approdo di Myrta Merlino a Pomeriggio Cinque qualche riflessione la scatena.
Myrta Merlino era la Barbara D’Urso di La7, come scrivemmo in tempi non sospetti. Tuttavia, Myrta Merlino, ad oggi, non è la Barbara D’Urso di Canale 5. Simili per modi di fare, per il rapporto diretto con il pubblico, per la precisa strategia di mettersi sempre in mezzo alle storie raccontate e per provenienza geografica (entrambe napoletane). Ma diverse per tutto il resto.
Cresciuta nella scuola di Giovanni Minoli, Myrta è stata per anni il volto di punta di trasmissioni economiche, spesso relegate nei palinsesti notturni della Rai. Non a caso, L’Aria che tira – talk dal titolo evocativo, nato nell’autunno del 2011 nel pieno della crisi economica – originariamente non era altro che un riferimento alla situazione finanziaria del Paese.
Il programma poi è diventato altro, si è trasformato, si è avvicinato ai problemi quotidiani degli italiani. Italiani che però non vedevano al centro la casalinga di Voghera, bensì qualcuno di più istruito e preparato, che potesse raccogliere gli spunti e i ragionamenti di Mario Monti, Elsa Fornero, Sabino Cassese. Per intenderci.
La Merlino passerà da una rete che non trasmette talent, né reality, ad un’azienda che si poggia su Grande Fratello, Isola dei Famosi, Temptation Island e Amici. Impossibile ignorarli e, se un’incursione verrà fatta, andrà effettuata senza puzza sotto il naso, con un interesse reale, con la volontà concreta di sporcarsi le mani.
E siccome ogni storia porta con sé un precedente, ecco che la memoria torna all’autunno del 2012, quando Canale 5 affidò Domenica Live ad Alessio Vinci e Sabrina Scampini. L’indirizzo di Claudio Brachino, allora direttore di VideoNews, fu chiaro: “E’ il momento per il Paese di dare meno spazio all’infotainment e per questo è stato scelto un giornalista vero: Alessio Vinci”. La trasmissione arrivava dalle precedenti conduzioni di Federica Panicucci e Barbara D’Urso, con quest’ultima che venne richiamata nemmeno un mese dopo l’esordio per riparare i cocci e far risalire ascolti disastrosi.
La D’Urso, per ovvi motivi, stavolta non sarà ricontattabile. Occorrerà pertanto supportare la nuova arrivata, immaginando una prevedibile partenza a rilento, figlia di una metamorfosi che dovrà essere digerita dagli spettatori. Sempre che a cambiare pelle, alla fine, non sia la Merlino.