My Big Fat Gypsy Holiday, Real Time e i ‘trash’ spin-off sul mondo nomade
Il trend Gypsy ha conquistato la Gran Bretagna che con le tradizioni eccessive e colorate dei nomadi ci va a ‘nozze’, seguita a ruota dagli States.
In principio fu My Big Fat Gypsy Waedding, con cui Channel 4 portò nelle case del pubblico britannico la tradizione matrimoniale dei ‘travellers’, ovvero delle comunità nomadi presenti sul territorio di Sua Maestà. Un coacervo di popoli e origini, di abitudini e di rituali che hanno trovato un posto di primo piano in tv, prevalentemente grazie ai matrimoni, che restano un caposaldo non solo della programmazione tv degli ultimi anni, ma anche una cartina a tornasole delle culture di comunità.
E mentre noi esportiamo don Antonio Polese e Il Boss delle Cerimonie in UK, superando così i maestri, da Oltremanica continuano ad arrivare spunti narrativi di sapore Gypsy, veri e propri pilot di spin-off – spacciati come speciali – che potrebbero aprire nuovi filoni narrativi per alleggerire un po’ il fin troppo inflazionato momento del sì.
Dopo uno speciale sui battesimi, uno sulle tradizioni natalizie e un altro sui migliori abiti da sposa, arriva su Real Time anche una puntata monografica di un’ora dedicata alle ‘vacanze gypsy’: si tratta di My Big Fat Gypsy Holiday in onda questa sera, sabato 2 agosto, alle 21.10. Le telecamere seguono tre diversi protagonisti impegnati nei preparativi delle loro ‘grasse grosse’ vacanze, vivendo con loro anche il momento ‘topico’ del (presunto) relax. Dalla coppia che pensa di andare in Messico per la luna di miele alla coppia di fratelli in viaggio verso Tenerife passando per una bambina che pianifica un pellegrinaggio in Bosnia, lo speciale cerca di mostrare al pubblico le diverse anime di un popolo, ma anche di ‘stupire’ con il classico tocco di ‘eccesso’ proprio della rappresentazione tv della comunità. Un po’ di ‘shore’ insomma non guasta mai.
Non credo che My Big Fat Gypsy Wedding (andato in onda su Channel 4 lo scorso 2 gennaio) sia una versione contemporanea e decisamente meno raffinata delle “Vacanze intelligenti” di Alberto Sordi (anche se una ‘serie’ ispirata a quel film ci starebbe bene), quanto un tentativo di aprire nuove strade narrative, nuovi possibili punti di vista su un fenomeno che televisivamente funziona sia in UK che negli USA. Intanto non mi sembra che sia arrivato in Italia un altro speciale sul genere, My Big Fat Gypsy Fortune, con quale si cerca di capire l’origine dei patrimoni dei travellers, quei patrimoni che investono largamente nelle loro cerimonie.
E tornando alle cerimonie, io non posso che tornare all’esempio del ‘Boss’ Antonio e augurarmi uno spin-off dedicato non solo ai battesimi, ma soprattutto alle Prime Comunioni e alle feste di 18 anni. Sono certa che ne vedremmo delle bellissime.