MTV SPIT – Prima puntata ok e un Morgan “preso bene”
La prima puntata di MTV Spit funziona, perché funzionano tutti. Ed è la nuova declinazione del genere-talent.
La prima puntata di MTV Spit – che ovviamente ricalca quel che si era già visto nel “gala” – a me è piaciuta. Si parla di gusti personali, dunque. E per completare la premessa, bisogna dire anche che il freestyle mi ha sempre affascinato e che mi ha sempre affascinato l’improvvisazione in tutte le sue forme. Naturale, dunque, fatte queste premesse, che mi sia piaciuta.
Ma c’è qualcosa di più: c’è il fatto che, come si diceva nella presentazione del programma, siamo di fronte a una declinazione diversa del genere talent show. Una declinazione per una nicchia di pubblico, non c’è dubbio. Ma le nicchie diventeranno ricchezza e opportunità, prima o poi. O forse lo sono già (si veda in merito qualche osservazione da un pezzo del New Yorker).
E quindi, questo talent di nicchia funziona: funziona Marracash e la giuria, funzionano i freestyler – qualcuno più, qualcuno meno, a dire il vero – e anche la giuria (proprio come un talent tradizionale, appunto). Niccolò Agliardi è sufficientemente fuori dal mondo delle rap battles da essere credibile, Mastafive è credibile perché nel freestyle c’è immerso fino al collo (organizza anche Tecniche Perfette, un contest a tema). E J-Ax è J-Ax: classe 1972, con il freestyle c’è cresciuto, prima degli Articolo 31.
Poi l’ospite: Morgan (stasera c’era X Factor 5 dappertutto: Antonella Lo Coco a Non sparate sul pianista su Rai1, Morgan a MTV Spit, I Moderni su La7 a Le invasioni barbariche): non gli pareva vero, di poter far uso della sua dialettica per giudicare chi della dialettica fa un’arte e una ragione di scontro all’interno di un’arena. “Preso bene” come lo si è visto raramente a X Factor, anche lui era perfettamente integrato nel contesto.
Buona la prima, dunque. Da nicchia.