Morgan contro X Factor di Sky: “Hanno cercato di distruggermi. In Rai le edizioni più musicali”
L’attacco di Morgan a X Factor targato Sky
Hanno cercato di demolirmi, hanno voluto disinnescare il personaggio Morgan. Non ne potevo più: ho lasciato che scadesse il contratto per tornare alla musica suonata. Questa è la verità.
Morgan torna a tuonare contro X Factor, e in particolare contro la versione Sky del talent show che da questa stagione non lo vede più tra i giurati. A L’eco di Bergamo il cantautore ricorda i bei tempi in Rai:
Per troppo tempo la televisione mi ha portato lontano dal mio artigianato. Ma devo distinguere. Le edizioni di X Factor in Rai erano molto più musicali, con eventi anche eccezionali: il duetto improvvisato con Giorgia su un pezzo dei Beatles deciso all’ultimo momento (vedi il video), De Gregori che viene in tv solo a patto che suoni il clavicembalo su una cover di De Andrè e mi tocca spiegare per diversi giorni cos’è l’Antologia di Spoon River e Non al denaro…, l’album di Fabrizio. Così costruisci la musica in tv. Anche per preparare l’arrivo di Fossati ho lavorato tanto, proprio per far capire che lui era il più importante autore italiano e meritava il tributo che ha avuto. In quelle edizioni del talent si spegneva la telecamera e si continuava a lavorare. Anzi, si cominciava a lavorare.
Il leader dei Bluvertigo torna anche sull’episodio stra-noto dello scandalo droga che lo escluse di fatto da Sanremo:
Ero diventato molto popolare tanto che alla fine si è dovuto costruire uno schifo di scandalo per intorbidire la limpidezza degli interventi. Non ero spinto da nessuno e mi sono guadagnato una posizione di forza nello spazio tra musica e tv. Anche Baglioni mi ha riconosciuto la capacità di raccontare la musica. E lui è un campione dell’armonia.
In chiusura l’analisi – critica – del pubblico televisivo:
Quando mi hanno chiamato a X Factor di televisione ne avevo già fatta, ero stato due volte a Sanremo. Sempre mi sono riferito al pubblico della musica, ma la tv è un baraccone dove la tua creatività vale meno della saponetta pubblicizzata tra un blocco e l’altro. Il pubblico della televisione ahimè è commerciale, di mercato. Il pubblico della musica opera delle scelte, seleziona gli ascolti. Ho sempre seguito la mia indole musicale e questo ha fatto storcere il naso a qualcuno. Ho detto la mia da pensatore libero e mi son fatto ascoltare. Avevo un consenso alto e forse questo ha dato fastidio.