Mondiali di calcio: le telecroniste vogliono pari opportunità

Nel mondo del calcio in Tv, a parte qualche rara eccezione come Donatella Scarnati, Paola Ferrari (prima conduttrice del tempio maschile del calcio in casa Rai che è 90°Minuto) o Carolina Morace, le donne sono viste solo come delle gran gnocche da esibire in qualità di oggetti di arredamento della scenografia. La cultura maschile impone che le telecroniste e giornaliste sportive siano una rarità: il maschio appartenente alla specie tifoso di calcio vuole ascoltare per le telecronache o radio cronache una voce rude, appassionata, emotivamente coinvolta per godere, godere, godere del partitone (in stile Fantozzi).

Alle donne, semmai spetta, se ben scollacciate e coscialunga in bella prospettiva inguinale, un ruolo nel dopopartita, quello per intenderci del “ti è piaciuto amore?” in cui rievocare fino all’onanismo puro, grazie all’infernale moviola, azioni, falli e toccatine varie, tra 22 aitanti maschioni sudati su un campo verde che inseguono come matti un pallone (e non mi dite che il calcio sia qualcosa di ben diverso e non azzardatevi a tirarci fuori una semiotica!). Ebbene, secondo una ricerca condotta via mail su un campione di 500 donne tra i 18 e i 64 anni una voce femminile in una telecronaca di una partita di calcio ci starebbe proprio bene. Il 73% del campione, infatti, si è detto favorevole all’arrivo di una voce femminile che commenti una partita di calcio in combinata con un telecronista maschio.

E quali potrebbero essere le voci femminile più gradite? Sempre secondo la ricerca condotta dall’Associazione Donne e Qualità Della Vita presieduta da Serenella Salomoni, una bella voce da ascoltare già ai prossimi mondiali di Calcio in Sudafrica, che partiranno l’11 giugno, potrebbe essere quello della luminosa e inossidabile Paola Ferrari preferita dal 29% delle intervistate; Monica Vanali la segue immediatamente dopo con il 18% dei consensi, mentre Donatella Scarnati chiude con il 16% delle preferenze.