Mondiali di Calcio 2022, la Rai quanto ha pagato i diritti? Ecco la risposta di viale Mazzini
Su Libero stamane si parlava di un’offerta pari a 190 milioni per i diritti dei prossimi Mondiali di Calcio. Oggi pomeriggio la precisazione della Rai
È notizia di due giorni fa: la Rai si è aggiudicata in solitaria i diritti per la trasmissione dei prossimi Mondiali di Calcio, che si terranno in Qatar nel 2022. L’annuncio arrivato nel pomeriggio di venerdì è stato accompagnato dalle dichiarazioni del presidente Rai Marcello Foa e dall’amministratore delegato Fabrizio Salini.
Il presidente dell’azienda di viale Mazzini ha definito l’acquisizione dei diritti “un grande successo”, ottenuto “grazie a una strategia negoziale portata avanti con abilità e coerenza”, mentre Salini, sottolineando l’orgoglio per l’operazione portata a termine, ha ricordato l’importanza particolare dei prossimi Mondiali di Calcio, che si svolgeranno fra il 21 novembre e il 18 dicembre, “in un periodo altamente strategico per i media”.
La domanda che però presto è iniziata a circolare riguarda il valore economico per il quale la Rai avrebbe ottenuto i diritti per la trasmissione delle 64 partite del torneo mondiale. Questa mattina, in un articolo su Libero di Gabriele Fazi, è stata ipotizzata la cifra di 190 milioni di euro, cifra che avrebbe stupito tutto i competitor, dato che secondo la ricostruzione del giornalista un’offerta ragionevole sarebbe stata considerata quella compresa in un range fra i 100 milioni e i 115 milioni.
La Rai, se realmente avesse avanzato una proposta del genere, oltre probabilmente a non avere rivali (Mediaset, secondo quanto riportato dal quotidiano, si sarebbe fermata a una cifra poco superiore a quanto considerato “razionale” spendere), si ritroverebbe nel corso dei prossimi anni ad affrontare un rosso in bilancio pari a 50 milioni, considerando i risparmi per le mancate prime serate da realizzare e che la raccolta pubblicitaria, sempre secondo quanto stimato da Libero, non dovrebbe superare i 100-110 milioni.
La televisione pubblica ha quindi voluto precisare nel primo pomeriggio di oggi che il costo per i diritti dei prossimi Mondiali sarà inferiore a quello dell’edizioni del 2010 e del 2014, evidenziando ancora una volta come il fatto che la competizione si svolga in pieno autunno possa favorire una maggiore raccolta pubblicitaria.