“Molto più di… Uomini e Donne” – La recensione
Chi guarda Uomini e Donne con lo stesso sguardo con il quale guarderebbe un noir svedese dove si uccidono ma non capisce perché, non potrà che apprezzare questo programma di Sky Vivo cominciato mercoledì scorso alle 9 di sera. Una serie di speciali condotto da Diego Conte dal titolo “Molto più di… Uomini e Donne“.
Chi guarda Uomini e Donne con lo stesso sguardo con il quale guarderebbe un noir svedese dove si uccidono ma non capisce perché, non potrà che apprezzare questo programma di Sky Vivo cominciato mercoledì scorso alle 9 di sera. Una serie di speciali condotto da Diego Conte dal titolo “Molto più di… Uomini e Donne“.
Dopo l’osservazione delle prime due puntate, è tempo di bilanci. Contenuti: ottima gestione dei contenuti del programma, ricco e interessante soprattutto per chi ama in modo spudorato i dietro le quinte e le fasi di lavorazione di una trasmissione televisiva. Specie di quelle dove il seme della menzogna e la pianta della recitina ad hoc sembrano essere dovunque.
Sapere che un programma volutamente senza spessore abbia un processo di preparazione così complesso, con una macchina ben oliata di redattori che lavorano alacremente per imbastire questa piattaforma a metà tra la commedia all’italiana e un reality dei sentimenti, è esaltante.
Diego Conte si destreggia tra provini, sale trucco e abiti e redazione con una certa disinvoltura, concentrandosi sull’obiettivo del far conoscere e spiegare in modo abbastanza spontaneo. Intrigante perché realizza interviste fuori dai giochi ai nuovi e vecchi protagonisti del programma (tra gli altri Costantino Vitagliano la scorsa settimana, Giuseppe Lago questa), colloqui nei quali sono uscite parecchie verità sulla grande componente motivazionale che porta questi ragazzi alla partecipazione al programma: apparire.
Il ragionamento è abbastanza comune: il metodo migliore per avere visibilità da quelle parti è entrare da corteggiatore, rendersi riconoscibile e poi cercare la strada verso il trono, quella più facile e redditizia. Poi ci sono anche i sentimenti, le passioni, la voglia di mettersi in gioco e quella di passare il tempo, ma nulla di tutto questo sembra essere preponderante.
Il pregio di “Molto più di… Uomini e Donne” è non avere toni troppo edulcorati per far apparire il format bello e sincero e basta, ma è piuttosto una coraggiosa finestra per spiegare come si struttura un programma tv che è diventato anche, lo vogliate o no, un vero fenomeno di costume.