Mollami, su Sky Cinema Uno arriva il film con il senso di colpa in versione… pupazzo
Su Sky Cinema Uno e su NOW TV arriva Mollami, film-tv di Matteo Gentiloni che raccontail tema del senso di colpa tramite le vicende di una ragazza, l’unica che riesce a vedere un enorme pupazzo blu
E’ una young comedy con tocchi di fantasy tutta made in Italy. Stiamo parlando di Mollami, la commedia Sky Original in onda questa sera, 24 novembre 2019, alle 21:15 su Sky Cinema Uno e su NOW TV. Una produzione Sky ed Italian International Film presentata nell’ultima edizione di “Alice nella città”, la sezione autonoma e parallela del Festival del Cinema di Roma dedicata alle nuove generazioni. In alto potete vedere una clip in esclusiva Blogo di una scena in onda all’interno del film.
Valentina ed un trauma di nome Renato
Valentina, però, ha trovato un modo per liberarsi di Renato, ovvero assumendo PCP, un oppiaceo derivante dalla morfina. Più ne assume, però, altre conseguenze si presentano, mettendo il padre, l’avvocato Cordiale (Gian Marco Tognazzi), in imbarazzo.
Il punto di non ritorno è quando la ragazza pubblica un video hard che diventa virale. Per il padre è troppo: decide così di mandarla a studiare in un collegio in Austria. Colui che la dovrà accompagnare è Antonio (Alessandro Sperduti), praticante avvocato sottopagato da Cordiale, di cui subisce le pressioni nella speranza di ricevere una promozione, fidanzato con Elena (Maria Chiara Giannetta).
Ma Valentina scopre presto che non sta andando in un collegio, ma in un centro di riabilitazione: per Antonio inizia così una vera e propria sfida per riuscire a tenere a bada i tentativi della ragazza di fuggire dal destino che ha deciso per lei il padre. I due intraprendono un viaggio che li porterà fino in Puglia, dove vive Elisabetta (Caterina Guzzanti), la madre di Valentina che non vede da dieci anni. Un viaggio a cui parteciperà anche Renato, unica costante della vita della protagonista.
L’esordio di Matteo Gentiloni
Alla regia di Mollami c’è Matteo Gentiloni, al suo esordio alla regia di un lungometraggio ed autore della sceneggiatura con Andrea Agnello, Daniela Gambaro e Federico Fava. “La prima volta che ho letto il soggetto, ormai quasi quattro anni fa, la morte del fratello non c’era, così come tutte le conseguenze che ne scaturiscono. E non c’era Renato”, ha raccontato. “Renato ci ha permesso di far interagire Valentina con il suo senso di colpa, in modo originale, strappandoci al tempo stesso un sorriso. È stato infatti anche l’ispirazione per la maggior parte degli aspetti visivi che caratterizzano il film. Ho voluto immaginare che la sua presenza avesse contaminato il mondo di Valentina: per questo il blu del pelo viene ripreso sia in fase di color correction (virando i toni grigi verso il blu), così come da numerosi elementi scenografici e dalla presenza costante di specchi d’acqua, altro leitmotiv tematico importante del film”.
Gentiloni rivela anche di aver preferito un linguaggio ben differente da quello solitamente usato per i racconti rivolti al pubblico giovane:
“Al disordine come cifra stilistica e bandiera dell’autenticità, ho preferito un approccio più classico, composto e formale. Ho voluto inoltre evitare in tutti i modi la presenza di effetti digitali, senza tuttavia rinunciare ad alcuni elementi di modernità. Per questo le frasi che commentano e accompagnano il film non sono mai grafiche in sovrimpressione ma diventano elementi diegetici all’interno delle scene”.
La nascita di Renato
La figura di Renato, quindi, è diventata fondamentale per dare al film un tono che permettesse di affrontare certi temi senza cadere nel banale. Il compito di realizzare questo pupazzo è andato a Makinarium, che ha lavorato a stretto contatto con il regista e con le esigenze di recitazione.
Ne è nato un “animatronico che, grazie a sistemi di simulazione dell’espressione mimica nati in CGI, mediante il sistema di controllo MAKS ha permesso ai due nostri puppeters di sincronizzare le battute in scena. Per metà uomo e per metà robot, il nostro protagonista è stato interamente disegnato, scolpito, formato, costruito in ogni suo motore, in ogni sua meccanica ed ogni controllo fino alla programmazione a distanza per vivere fisicamente e realmente sul set come un attore vero. Siamo orgogliosi di aver introdotto una nuova opportunità per il cinema italiano affinché i personaggi di fantasia possano realmente interagire sul set come attori con gli attori e anche rivendicare i propri diritti”.
Mollami, streaming
E’ possibile vedere Mollami in streaming su Sky Go e sull’app per smart tv, tablet e smartphone, mentre da domani si potrà vedere anche su Sky On Demand. Il film, inoltre, è visibile anche su NOW TV, anche in 4K HDR con Sky Q satellite.