Rai 2 questa sera attorno alle 21:20 trasmetterà Il mistero Moby Prince, un film documentario di Salvatore Gulisano, prodotto da Simona Ercolani e Stand by me per Rai Documentari, con la partecipazione straordinaria di Salvo Sottile.
Il mistero Moby Prince, la strage del 10 aprile 1991
Sono passati 31 anni dal più grave incidente della marina mercantile italiana. La notte del 10 aprile 1991, di fronte al porto di Livorno, il traghetto Moby Prince, diretto a Olbia con 141 persone a bordo, sperona la petroliera Agip Abruzzo, ferma all’ancora, e prende fuoco. L’incendio causa 140 morti, tutti passeggeri e membri dell’equipaggio del traghetto. Secondo le ricostruzioni ufficiali della Capitaneria di porto, del governo e degli organi giudiziari, la causa dello scontro sarebbe dovuta a una “nebbia fittissima” e all’imperizia del comandante Ugo Chessa.
I soccorsi non sono mai arrivati al traghetto ma si concentrarono solo sulla petroliera. Venne infatti dato per scontato che i passeggeri del traghetto fossero già morti nella prima mezz’ora dopo la collisione. Una verità, quella ufficiale, a cui i parenti delle vittime, in primis i figli del comandante, Angelo e Luchino, non hanno mai creduto, e che li ha portati a lottare in tutti questi anni per fare chiarezza sull’ennesimo “mistero d’Italia”.
Il mistero Moby Prince: le testimonianze e le battaglie
Grazie alla collaborazione diretta con la Seconda Commissione d’inchiesta della Camera dei Deputati, il documentario ripercorrerà le battaglie attivate in questi 31 anni per la verità e per far luce sulle responsabilità di una strage senza precedenti attraverso documenti inediti, repertori unici di Rai e di Tele Granducato e la relazione finale della Commissione pubblicata il 15 settembre 2022, che delinea una dinamica dell’impatto decisamente più vicina alla realtà storica, indicando alcuni indizi decisivi sulle responsabilità di quella notte.
Nel racconto verranno mostrate le testimonianze di esponenti delle istituzioni, avvocati, giornalisti ed esperti del caso e dei familiari delle vittime soprattutto quella del figlio del comandante del Moby Prince, Angelo Chessa, scomparso pochi giorni dopo l’intervista rilasciata per il documentario e che rappresenta quindi la sua ultima testimonianza sulla vicenda. Dopo anni di lotte e l’intelligente ricerca di nuove prove, Angelo e le associazioni dei familiari delle vittime riescono a far riaprire l’inchiesta due volte archiviata, fino alla nomina della seconda commissione parlamentare.
È grazie a queste indagini che si riesce a dimostrare che quella notte nella rada non c’era nebbia, che il comandante non sbagliò e che i soccorsi scelsero deliberatamente di salvare gli uomini dell’Agip Abruzzo e non i passeggeri della Moby Prince, di cui una parte sopravvisse a bordo, a giudicare da tutte le evidenze, per un tempo compatibile con un intervento di soccorso dell’autorità pubblica: un soccorso mai arrivato.
Per la prima volta rilascia anche una lunga intervista sulla tragedia Vincenzo Onorato, al tempo giovane armatore del traghetto e ancora oggi Presidente della Moby Lines. Accusato in alcuni frangenti di avere delle responsabilità nelle cause della collisione, Onorato racconta in modo dettagliato la sua esperienza diretta nella vicenda e risponde alle accuse che gli sono state rivolte negli anni. Ma soprattutto dà la sua versione sulle cause più plausibili dell’incidente.
Si aggiungeranno le dichiarazioni del sindaco di Livorno, Luca Salvetti, all’epoca giornalista di Granducato Tv, che fu tra i primi ad arrivare in porto la notte del disastro; Gregorio De Falco, ex capo della sezione operativa della Capitaneria di porto di Livorno al tempo del naufragio della Costa Concordia – celebre per il suo dialogo con Schettino in cui gli intimava di tornare a bordo – ascoltato come esperto dalla Prima Commissione d’Inchiesta del Senato; Enrico Fedrighini, giornalista e autore del libro “Moby Prince: un caso ancora aperto”.
E ancora i familiari delle vittime: oltre ad Angelo Chessa, il fratello Luchino Chessa, attuale Presidente dell’Associazione 10 Aprile, Paola Bruno, madre del giovane passeggero Alberto Bisbocci e Francesca Sini, figlia del passeggero Antonio Sini, che hanno lottato per tutta la vita con l’Associazione 140 per cercare verità e giustizia.
Il mistero Moby Prince, dove guardarlo
Il film documentario sarà in onda su Rai 2 stasera, giovedì 20 ottobre 2022, alle 21:20. Sarà disponibile in streaming live su Rai Play o recuperabile sulla stessa piattaforma.