Home Notizie Mission su Rai1: Gubitosi ha visionato il programma e ha dato l’ok. Il format è stato venduto all’estero

Mission su Rai1: Gubitosi ha visionato il programma e ha dato l’ok. Il format è stato venduto all’estero

In conferenza stampa la conduttrice Rula Jebreal si è spinta in un paragone forse un po’ eccessivo: “È giusto far diventare appetibile certi temi grazie a personaggi famosi. Non fanno così anche George Clooney e Angelina Jolie?”

pubblicato 4 Dicembre 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 11:06

Questa sera su Rai1 andrà in onda in prime time la prima puntata di Mission, il nuovo programma definito da Giancarlo Leone “tv sociale con scopo umanitario”(la seconda puntata sarà trasmessa il 12 dicembre). Ieri a Viale Mazzini si è tenuta la conferenza stampa di presentazione. Qui riportiamo gli elementi salienti della stessa.

Innanzitutto ricordiamo che la conduzione di Mission è affidata a Michele Cucuzza (intervistato da TvBlog) e da Rula Jebreal. Il format prevede che i vip siano impegnati in quattro missioni e vivano per dieci giorni in un campo rifugiati con gli operatori di Intersos e di Unhcr. Nella prima puntata vedremo Francesco Pannofino e Candida Morvillo in Mali e Al Bano e le figlie Cristel e Romina jr in Giordania). Nella seconda puntata spazio a Lorena Bianchetti e Cesare Bocci im Ecuador e a Emanuele Filiberto e Paola Barale nella Repubblica Democratica del Congo.

Mission | Le dichiarazioni di Giancarlo Leone

Il direttore di Rai1 ha svelato che il direttore generale Rai Luigi Gubitosi con una “procedura non usuale” ha visionato due giorni fa Mission e ne ha confermato la messa in onda.
Leone, in merito alle critiche e alle polemiche delle scorse settimane secondo cui il programma rischia di spettacolarizzare il dolore dei rifugiati, ha detto:

Senza i volti noti, l’enorme tragedia dei rifugiati non sarebbe arrivata nella prima serata di Raiuno. Ogni rete nel sistema televisivo ha il suo linguaggio. Quello del reportage non sarebbe stato adatto a noi.(Avvenire)

Leone non ha parlato di cifre per i rimborsi ai vip, ma secondo indiscrezioni il compenso è di 700 euro a giorno cadauno:

È un atteggiamento ipocrita che, se fai qualcosa a fin di bene, devi farlo gratuitamente. Rimane alla cosciena di ciascuno di loro se devolvere o meno i loro emolumenti in beneficenza. (Avvenire)

Mission | Le polemiche e le altre dichiarazioni

La Jebreal: “È giusto far diventare appetibile certi temi grazie a personaggi famosi. Non fanno così anche George Clooney e Angelina Jolie?” (Avvenire)
Nino Sergi, presidente di Intersos: “Anche noi abbiamo avuto dei dubbi sui personaggi che la Rai ha scelto di inviare nei campi profughi per Mission. Poi abbiamo riflettuto: con quale diritto possiamo dire che una persona non può fare un buon lavoro ed essere sensibile? I risultati ci hanno dato ragione (….) risalta tutta la dignità di queste persone, senza falsi pietismi”. (Avvenire)

Cipsi, coordinamento di 37 ong di cooperazione internazionale: “Intendiamo denunciare culturalmente e politicamente questo modo di fare informazione, di presentare e di trattare i problemi e i diritti delle popolazioni più disagiate, questo modo di raccogliere fondi strumentalizzando la miseria. (…) I bambini, le donne, le violenze o le miserie di ogni genere, non possono essere oggetto di spettacolo e di pietismo umanitario, al limite della pornografia umanitaria. Pornografia umanitaria sono le raccolte fondi fatte in questo modo. L’aiuto che si trasforma in elemosina. I cosiddetti progetti di sviluppo pensati, organizzati e gestiti mettendo da parte i poveri, ritenendoli incapaci, non fidandosi di loro. Ridotti a comparse. I rifugiati rischiano di finire a fare da sfondo a semplici performance patetiche, paternaliste e buoniste dei vip.

Mission | Le novità

Ospiti di Mission saranno Don Mazzi e Roger Waters, cantante dei Pink Floyd che in collegamento si è scagliato contro l’industria delle armi. Ogni puntata del programma sarà composto per il 70% da filmati e per il 30% dal talk in studio. Il format, firmato da Tullio Camiglieri e Antonio Azzalini, sarebbe stato acquistito già da Paesi stranieri. Camiglieri:

Abbiamo trattato con Portogallo, Spagna, Germania e ci ha chiamato la rete americana Pbs. (Il Secolo XIX)

In chiusura segnaliamo che in ogni puntata dovrebbe essere aperta una raccolta fondi ad hoc.