Home Rai 1 Mission, Fico (M5S) insiste: “È tv del dolore”

Mission, Fico (M5S) insiste: “È tv del dolore”

Stando a quanto avrebbe dichiarato il direttore di Rai1 Leone, Albano sarà nel cast insieme alle figlie Cristel e Romina.

pubblicato 26 Settembre 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 14:01

UPDATE 26 SETTEMBRE – Roberto Fico, presidente della Commissione Vigilanza Rai, è tornato a esprimere le sue perplessità su Mission, il programma che Rai1 trasmetterà in due puntate a dicembre prossimo. Il deputato del M5S ha commentato le dichiarazioni rilasciate da Giancarlo Leone specificando che “siamo venuti a conoscenza di queste cifre tramite la stampa” e denunciando che la Rai “non ha ritenuto necessario rispondere con cura e precisione alle interrogazioni poste dai Commissari della Vigilanza Rai”. Poi ha aggiunto nel merito della trasmissione:

Il direttore di Rai Uno la definisce “social tv”. Ma non credo che nascondendosi dietro questo nome si riescano ad azzerare i dubbi riguardo i rischi di spettacolarizzazione del dolore dei rifugiati nei campi profughi in Africa. Accostare un personaggio del mondo dello spettacolo ad essere umano che soffre, in una situazione di evidente disperazione, produce sempre una tv del dolore, che non credo corrispondere all’idea di qualità del servizio pubblico che pure il Presidente Tarantola ha dichiarato di voler perseguire.
Reality o Social Tv non importa. Immaginiamo per un attimo le telecamere che riprendono i vip accanto ad uno dei profughi. Ecco, ho detto tutto.

Intanto Leone ha spiegato che il cachet che verrà attribuito ai vip per la presenza in studio ammonta a cifre “modeste” che potranno diventare oggetto di beneficenza.

Mission, ai vip rimborso spese di 700 euro al giorno

Albano
Le notizie che emergono dall’intervista rilasciata in merito a Mission da Giancarlo Leone, direttore di Rai1, a Prima Comunicazione sono due fondamentalmente.
La prima riguarda il cast del programma “social tv”. Stando a quanto riportato da Kataweb (il numero di settembre di Prima Comunicazione sarà nelle edicole soltanto a partire da domani ma immaginiamo che i colleghi si rifacciano alle parole di Leone), tra i vip che si recheranno nei campi profughi africani ci sarà anche Albano, che invece pareva essere saltato (e che ormai – grazie anche alla complicità della Rai – sembra non riuscire a presenziare in tv senza la compagnia di almeno una figlia). Ecco i nomi che vengono riportati da Kataweb:

Il cantante Albano e le figlie Cristel e Romina Jr, la showgirl Paola Barale, il principe Emanuele Filiberto di Savoia, la giornalista Candida Morvillo e l’attore Francesco Pannofino.
Non compaiono, come evidente, Michele Cucuzza e Barbara De Rossi, di sicuro però protagonisti della puntata pilota girata più di un anno fa in Africa.

Veniamo alla seconda notizia: ai vip presenti nel cast sarà corrisposto un rimborso spese che ammonta a settecento euro al giorno. Ad esso si aggiungerà – stando a quanto scrive Kataweb – la presenza in studio contrattualizzata in modo coerente a quanto pagato per il soggiorno nei campi profughi.
Resta da capire per quanti giorni dovrà essere moltiplicata la cifra di 700 euro (irrisoria, naturalmente, al confronto dei soliti cachet del mondo dello spettacolo – Albano aveva parlato di 500 mila euro -, ma pur sempre altissima rispetto a noi comuni mortali) e cioè quale sarà la durata dei singoli contratti.

In realtà dalle dichiarazioni di Leone emerge anche la terza notizia, che è una conferma: Mission andrà in onda su Rai1 il 4 e l’11 dicembre. Leone ha affrontato inoltre le polemiche legate all’opportunità della trasmissione:

Rai1 deve aprirsi a temi considerati tabù. Consapevoli che le definizioni hanno un loro senso, abbiamo voluto definire questo programma social tv. Il primo obiettivo è quello di raccontare una realtà durissima, quella cioè delle missioni umanitarie sparse nel mondo. (…) I personaggi che abbiamo portato e che porteremo nei campi profughi vogliono rappresentare l’occhio dello spettatore. Per quindici giorni queste persone faranno la vita dei volontari in quattro differenti campi profughi aiutandoci a capire cosa sia questa realtà nobile e dimenticata. Ai cosiddetti vip non è richiesta alcuna esibizione, né incoraggiato alcuno sfoggio di vanità. Abbiamo loro chiesto di immergersi in questa realtà sconosciuta e farci capire quali siano i problemi che i volontari affrontano tutti i giorni, dalla potabilizzazione delle acque alla fornitura di cibo, dall’assistenza sanitaria all’alfabetizzazione.

Leone ha inoltre assicurato che la finalità del programma “non è quella di fare spettacolo, non è quella di intrattenere per divertire, non è quella di stuzzicare i sentimenti come fa la tv del dolore” ma di “portare finalmente al grande pubblico temi totalmente rimossi”.

Rai 1