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Miss Italia a tempo di Beguine

Il ritorno di Miss Italia sulla Rai radio televisione italiana

di Hit
pubblicato 11 Agosto 2019 aggiornato 21 Gennaio 2021 19:11

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Tante riserve hanno accompagnato questo ritorno di Miss Italia in Rai. Qualcuno ha obbiettato, anche all’interno dell’azienda radiotelevisiva pubblica: Ma perché una cosa che già un lustro fa veniva definita fuori dai tempi, oggi può andare bene?

La risposta ci arriva dalle note che accompagnano un vecchio ballo caraibico lanciato nei primi del Novecento, quindi più o meno nei pressi dell’esordio di Miss Italia. A quel tempo c’era in voga in Martinica e dintorni la Rumba, un ballo sensuale fatto in coppia, in cui lui deve mostrare a lei la sua attrazione attraverso tutta una serie di movimenti, per lo più ritmati e estremamente veloci, con la lei pronta a ritrarsi, in una danza quasi a rincorrersi. E’ arrivata poi una versione di questo ballo più “tranquilla” che venne chiamata “Beguine“.

Beguine, in creolo, è il sostantivo femminile che indica una persona dalla pelle bianca intesa fra le due che compongono la coppia che balla appunto la Beguine. Nel gran ballo della televisione italiana di oggi dunque la Beguine appare come il passo di danza perfetto, sia per quello che rappresenta, che per le sue origini temporali, per accompagnare questo ritorno di Miss Italia in Rai. Dei sapori entrati in una macchina del tempo che vengono lanciati ai giorni nostri. La Beguine infatti è una rumba più lenta che può essere quindi ballata anche da persone un pochino più agè.

Forse il tempo è passato, anzi certamente è passato, ma riprendere l’album dei ricordi (esattamente come accadrà in questa edizione che celebrerà gli 80 anni di questo concorso) di Miss Italia per mostrare i passaggi del costume del nostro paese, da Lucia Bosè alle ragazze social di oggi, è un prezzo che la Rai di oggi forse può tranquillamente pagare e questo non vuol dire rinnegare se stessi dopo aver tolto questo programma dal suo palinsesto anni fa.

Semplicemente vuol dire prendersi carico di una fetta di pubblico, anzi, di una fetta di storia del costume italiano, anche rappresentato dalla nostra televisione di Stato e riportarlo a galla per capire quello che siamo stati e quello che siamo diventati. La parola “modernità” non sempre ha un’accezione positiva, come la parola “antiquato” non sempre ha un significato negativo, anzi spesso in entrambi i casi le interpretazioni possono essere opposte.

Alla fine dunque vale la pena “farsi una bella Beguine” la sera di venerdì 6 settembre dalle ore 21:15 su Rai1? Forse si, dunque: permettete questo ballo ?

A voi accettare l’invito, oppure no.