Miss Italia 2017, conferenza stampa prefinali
Miss Italia 2017: tutte le dichiarazioni della conferenza stampa di Valerio Zoggia, Patrizia Mirigliani e Rachele Risaliti.
Questa mattina, presso il Residence & Hotel Villa Sorriso di Jesolo, si è tenuta la conferenza stampa delle prefinali nazionali di Miss Italia 2017. Presenti all’incontro il sindaco della città veneta Valerio Zoggia, l’assessore al Turismo Flavia Pastò, la patron del concorso Patrizia Mirigliani e Miss Italia 2016 Rachele Risaliti.
Patrizia Mirigliani, dopo aver ringraziato il sindaco (“Io qui mi sento a casa mia… oggi mi sento fortemente spalleggiata da personalità che hanno capito il valore della bellezza e che mi aiutano a portare avanti questo messaggio“), ha raccontato:
Facendo l’identikit di chi sono le 214 finaliste che saranno con noi quest’anno, posso già dire, anche se non sarebbe necessario, perché implicito, che 100 sono universitarie, 80 sono diplomate o diplomande, 14 sono già laureate. Hanno delle ambizioni: 3 di loro vogliono diventare giudici, 2 giornaliste, 1 vuole diventare astronauta. La maggior parte di loro aspira a diventare avvocato o medico. 30 lavorano, una decina per l’attività di famiglia. Sono molto sportive. 3 sono mamme… sono ragazze che, oltre a cercare lavoro nella moda e nella bellezza, cercano di farsi strada anche in altri ambiti… oggi i giovani le provano tutte, come si suol dire, ma la passerella di Miss Italia rimane una delle più importanti che dà visibilità a queste ragazze e dà possibilità di successo. Io credo che bisognerebbe chiudere questo argomento e passare ad altro, perché dimostrare ancora una volta che la bellezza si accompagna con l’intelligenza è un argomento che sta diventando anche un po’ retorico e fastidioso… la forza di questo concorso sta nel raccogliere una delegazione di ragazze di ogni regione, di ragazze che raccontano la provincia italiana. Questo è il grande successo di Miss Italia, al di là delle lauree.
Rachele Risaliti, Miss “dimissionaria”, ha dichiarato:
Sono stati 12 mesi impegnativi ma bellissimi. Come dice la patron, Miss Italia non è solo un concorso di bellezza. E’ un percorso che ti fa crescere e di rende responsabile per portare a compimento i propri obiettivi. Personalmente sono riuscita a finire il terzo anno di studi universitari e a adempiere a tutti i miei impegni da miss. Per tutto questo ringrazio Patrizia. Sono sincera; mi dispiace lasciare la corona!
Il sindaco di Jesolo Valerio Zoggia ha assicurato che il legame d’amicizia tra il concorso e la città sarà rafforzato ancor di più nel 2018:
grazie a un impegno concreto della Città di Venezia, che con Miss Italia ha siglato una partnership per promuovere un turismo sostenibile nella Laguna
Patrizia Mirigliani ha spiegato anche quali criteri saranno utilizzati per selezionare le 30 finaliste che si vedranno in tv il 9 settembre:
La giuria, composto da addetti ai lavori, sarà una giuria tecnica. Lo possiamo quasi considerare un casting televisivo, perché per il passaggio che fanno le ragazze, che sono state viste nei casting regionali, che sono giurie popolari, serve che vengano valutate per la disinvoltura di fronte a un mezzo televisivo. Bisogna valutare quante capacità hanno le ragazze di comunicare se stesse in pochi minuti… quest’anno i minuti sono aumentati, perché passeremo da 215 a 60 dando più possibilità alle ragazze di farsi conoscere. Poi arriviamo alle 30 finaliste e abbiamo tre puntate di Miss Italia Chef che possono ancora di più focalizzare l’attenzione. Tutto quello che avverrà sarà un discorso di resa prettamente televisiva, come è giusta che sia. Senza contare il fatto che a Miss Italia non vince solo la prima, ma anche le altre, perché anche chi arriva tra le 60 o tra le 215 fa parte di quel gruppo di ragazze di Miss Italia selezionate dalla nazione – per cui le ragazze, quando tornano a casa, hanno già avuto il loro successo personale -)
Su Miss Italia a Jesolo, infine, Patrizia Mirigliani specifica:
Quando è scaduto il contratto con Jesolo tante località si sono proposte. E’ stato eclatante il fatto di Salsomaggiore, perché ha già ospitato Miss Italia per tanti anni. Non ci sono mai state le condizioni per un avanzamento di accordo.
Sulla giuria di Miss Italia 2017, formata da Gabriel Garko, Nino Frassica, Christian De Sica, Francesca Chillemi e Manuela Arcuri, la patron di Miss Italia dice:
Non abbiamo un presidente di giuria, perché ogni giurato è un’icona nel suo campo. Il giudizio di Gabriel Garko è importante, perché la sua bellezza gli ha portato fortuna e poi è diventato attore. Christian De Sica è il personaggio più pop, nazionalpopolare che esista in Italia, amato dalle famiglie. Abbiamo Frassica che è un comico capace negli anni di crescere e migliorarsi, addirittura diventando un comico di punta, pur essendo nato tanti anni fa. Abbiamo la Chillemi, che io ricordo come la prima Miss della gestione di Patrizia (nel 2003 mio padre mi ha detto: “Vai avanti da sola”) e io mi sono trovata Francesca… le mie previsioni si sono rivelate giuste, perché è diventata un personaggio amato dalla gente, oltre che una bellissima ragazza che rappresenta una bellezza mediterranea. L’Arcuri è l’altra faccia della bellezza, perché rappresenta la bellezza mediterranea di una donna formosa, ma che è riuscita ad imporsi con una fisicità non eccessivamente magra.
Patrizia Mirigliani spende belle parole sulla giuria social di Miss Italia:
Parliamo della giuria social, che è veramente importante, perché sarà quella che decreterà il gusto dei giovani coetanei, perché chi voterà queste ragazze sono i loro coetanei, perché la giuria social è composta da giovani, ed è anche interessante per noi vedere se coincide il gusto della giuria di spettacolo con il gusto della giuria dei più giovani, che cercheranno una bellezza che sia molto connessa.
Poi chiosa sulla Miss in cucina, Miss Chef:
La miss in cucina è l’innovazione nell’assoluta normalità che diventa rivoluzione, perché le donne in cucina ci stanno meno, almeno nell’immaginario collettivo. Ci stanno più gli uomini che le donne. Riportiamo le donne in cucina. Riportiamo le donne in cucina non come diminutio, ma anzi come prova che una donna in cucina è altamente brava a cucinare – non è vero che oggi le donne non cucinano, cucinano molto bene. Vediamo quanta tradizione culinaria si portano dietro, quanta tradizione le famiglie hanno trasmesso a queste ragazze, se veramente conoscono i piatti tipici. Sicuramente sono ragazze della nuova ideologia di cucina, quelle che conoscono la curcuma, lo zenzero, i cibi che fanno bene e quelli che fanno male e saranno forse più attente. E’ un aspetto molto interessante per capire come sono le donne oggi. E poi le donne in cucina sono altamente seduttive.