Miss Italia 2013, Giancarlo Leone mette la parola fine al concorso in Rai: “Non andrà in onda”
Il direttore di Rai 1 chiude la porta al concorso di bellezza ma Patrizia Mirigliani non si arrende.
Il direttore di Rai 1, Giancarlo Leone, ha ritenuto opportuno chiudere, una volta per tutte, l’annosa situazione riguardante l’edizione 2013 di Miss Italia. I punti interrogativi, infatti, nonostante il sostanziale menefreghismo della Rai da una parte e, a fare da contraltare, il velato ottimismo di Patrizia Mirigliani dall’altra, persistevano e, con le dichiarazioni di Leone, sono finalmente svaniti. O almeno sembra.
Passiamo subito al dunque, riportando le affermazioni categoriche di Giancarlo Leone riguardo Miss Italia 2013:
Rai 1 sin da gennaio ha informato gli organizzatori di Miss Italia che la rete non avrebbe mandato in onda la diretta del concorso. Il contratto è scaduto con l’edizione dello scorso anno.
Leone ha anche aggiunto che la volontà da parte della Rai di non rinnovare il contratto con la Miren, la società di Patrizia Mirigliani che organizza il concorso di bellezza, era già stata comunicata a Lucio Presta, l’agente che ha iniziato un rapporto di collaborazione con la Mirigliani proprio a partire dalla scorsa edizione del concorso.
Il tutto appare un po’ incomprensibile: se la volontà della Rai era chiara fin da gennaio, ed era già stata addirittura comunicata a tempo debito, non si spiega il tira e molla di queste ultime settimane, con la Mirigliani che, meno di un mese fa, dichiarò addirittura di non aver mai ricevuto una comunicazione ufficiale da parte della tv di Stato. A chi credere?
La Miren, nonostante le dichiarazioni conclusive di Giancarlo Leone, ha subito manifestato la volontà di non arrendersi facilmente dinanzi alla mancata copertura televisiva Rai di quest’anno. Questo è il contenuto di un comunicato emesso dalla società di Patrizia Mirigliani e diffuso dall’Associazione utenti radiotelevisivi:
La vicenda finirà sicuramente sul tavolo della Corte dei Conti. Miss Italia ha sempre curato soprattutto la correttezza dell’immagine della donna collegando la manifestazione a fini sociali e culturali rilevanti. Non accettare questa proposta rifiutando una trasmissione che ha raggiunto sempre degli share altissimi comporterebbe soltanto una perdita di milioni di euro per la rete di stato con pesanti responsabilità erariali in capo ai suoi dirigenti. La Miren resta in attesa di un urgente incontro con il direttore Leone e il direttore generale Gubitosi per definire la situazione al fine di evitare la perdita di centinaia di posti di lavoro nell’indotto e soprattutto un rilevante danno finanziario per l’azienda che è già in forte crisi economica.
Come risponderà Giancarlo Leone? Quello che è certo è che il direttore di Rai 1, dopo i risultati apatici di trasmissioni come Riusciranno i nostri eroi, Red or black? e Altrimenti ci arrabbiamo, tutto avrebbe voluto tranne sbrogliare questa tediosa matassa.
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