Minoli presenta Crash, nuova creatura di Rai Educational: “Ma l’orario ci penalizza”
Fervono i lavori a Rai Educational. Qualche giorno fa avevamo parlato del nuovo canale Rai Scuola (che è andato a “sostituire”, per così dire, “Rai Edu1”); oggi il direttore Giovanni Minoli è pronto a varare una nuova creatura, “Crash”, in onda da stasera, venerdì 23 ottobre, per dieci settimane consecutive, all’una di notte (perfetto orario
Fervono i lavori a Rai Educational. Qualche giorno fa avevamo parlato del nuovo canale Rai Scuola (che è andato a “sostituire”, per così dire, “Rai Edu1”); oggi il direttore Giovanni Minoli è pronto a varare una nuova creatura, “Crash”, in onda da stasera, venerdì 23 ottobre, per dieci settimane consecutive, all’una di notte (perfetto orario Rai Educational…) su Raitre. Il programma prende piede dall’esperienza decennale di “Un Mondo a Colori”, format vincente che storicamente ha raccontato le tematiche legate all’integrazione degli stranieri in Italia. Questo il commento di Minoli:
“Crash è un esempio di televisione del servizio pubblico. Un esempio di tv dove le immagini sostituiscono le risse inutili e le parole che non hanno nessun rapporto con la realtà. La problematica dell’immigrazione richiede un approccio più diretto. Crash rappresenta lo scontro da cui deve uscire una convivenza ripensata”.
Il programma avrà uno studio “parlante” diretto da Valeria Coiante, già conduttrice e autrice di “Un Mondo a Colori. “Crash” tratterà di ronde, di clandestinità, di sbarchi e fondi per le politiche di integrazioni. Insomma “il diverso” sarà affrontato con il linguaggio comune dell’inchiesta giornalistica. La prima puntata, in onda stasera, parlerà della drammatica vicenda di Sanaa, la diciannovenne di origine marocchina uccisa dal padre perché desiderosa di andare a vivere con un italiano senza essere sposata. Così la stessa Valeria Coiante:
“Ci siamo resi conto che nel mondo oltre ai colori pastello ci sono anche tinte violente. Parlare di questi temi significa parlare della società intera, sono temi su cui si vincono o si perdono le elezioni. Pur evitando il buonismo, comunque siamo positivi: magari dopo un impatto, uno scontro, si può aprire una prospettiva nuova. Prepariamo il programma come se andasse in onda in prima serata, così se ci chiamano, siamo pronti. Tutti quelli che ci scrivono fanno sempre la stessa domanda, ‘perché andate in onda così tardi?’. A chi possiamo girare queste mail?”.