Mimì e la nazionale di pallavolo in onda su Nickelodeon
Francesco, un nostro utente affezionato, ci segnala l’arrivo dell’anime spokon dal titolo Mimì e la nazionale di pallavolo (Attack Number 1), in onda su Nickelodeon dal lunedì al venerdì alle 17.35. Prodotto nel 1969 dalla Tokyo Movie Shinsha, venne trasmesso da Italia 1 nel 1982 con la simpatica sigla cantata da Giorgia Lepore che ricorderete
Francesco, un nostro utente affezionato, ci segnala l’arrivo dell’anime spokon dal titolo Mimì e la nazionale di pallavolo (Attack Number 1), in onda su Nickelodeon dal lunedì al venerdì alle 17.35.
Prodotto nel 1969 dalla Tokyo Movie Shinsha, venne trasmesso da Italia 1 nel 1982 con la simpatica sigla cantata da Giorgia Lepore che ricorderete sicuramente.
Mimì Ayuhara è una ragazza che frequenta il ginnasio, porta i capelli raccolti in una coda, ha una grande energia e un immensa passione per la pallavolo. Entrata in una squadra della scuola (il Fujimi), composta da giocatrici senza troppa passione per quello sport, tanto da essere definite da tutti le ‘svogliate’, Mimì riesce a far diventare la sua disastrosa squadra una delle più forti. Con sacrifici e tanta forza di volontà, la protagonista affronterà le rivali agguerrite e motivate per arrivare al traguardo che desidera di più: far parte della nazionale.
Dai tornei scolastici distrettuali fino a quelli internazionali, tra campionati nazionali e mondiali, Mimì, con il sostegno dell’amica e compagna di squadra Midori, deve affrontare l’invidia di chi non riesce a contrastarla. Avrà di fronte mille difficoltà, ma nonostante questo, Mimì otterrà quell’agognato successo che saprà meritarsi.
Il cartone (da non confondere con Mimì e le ragazze della pallavolo del 1977, la cui sigla era cantata dalla stessa Lepore) ha un tono drammatico e punta sulla passione che deve essere sostenuta dall’impegno, da un grande spirito di sacrificio e dalla totale dedizione al proprio ideale. Solo con allenamenti estenuanti a cui viene sottoposta, anche da parte dell’allenatore, potrà riuscire e raggiungere la vetta. Come dimenticare quella famose catene ai polsi per rendere più duro l’allenamento o quelle pallate volente che l’allenatore le infliggeva, dopo le quali la vedevamo stramazzare a terra, stremata? Cosa non si fa per il successo.