Milly Carlucci a Blogo: “A Ballando con le stelle antigiuria introdotta non per battibeccare con giuria”. E su Tu sì que vales… (VIDEO)
Dopo i rinvii legati all’emergenza coronavirus e ai casi di positività nel cast, parte la nuova edizione di Ballando, “La nostra vittoria è andare in onda”
“Sì, è vero, la genesi di questa edizione di Ballando con le stelle è stata la più difficile di tutta la mia carriera; una cosa veramente indescrivibile. Mantenere alto l’umore, non farsi devastare dallo stress e dormire la notte, con tutto quello che ci è capitato, non è stato facile. Abbiamo una serie di regole che rendono davvero complicato lavorare, compreso il distanziamento in teatro; è tutto un problema. Un programma di prima serata, come Ballando, è un esempio per la gente, quindi dobbiamo essere rigorosi“. Così Milly Carlucci racconta a Blogo le problematiche, le tensioni e le problematiche vissute da marzo scorso, da quando cioè la quindicesima edizione di Ballando con le stelle è stata rinviata a causa dell’emergenza coronavirus e di alcuni casi di positività all’interno del cast (al momento Samuel Peron è l’unico non ancora guarito, in attesa del tampone di verifica effettuato nelle scorse ore).
Il debutto è fissato per domani, sabato 19 settembre, in diretta su Rai1. Gli spalti dell’Auditorium Rai del Foro Italico saranno vuoti, ma il pubblico, in qualche modo sarà presente nel corso della puntata:
Cercheremo di averlo in qualche modo. Non sarà in sala, ma in un altro luogo, che noi riprenderemo. Quindi sarà in diretta con noi, applaudirà, contesterà, sorriderà, commenterà, come sempre. Non saremo da soli. Ballando non è un tipo di programma che può restare isolato in un limbo.
Tra le novità annunciate l’antigiuria, formata da Gianni Ippoliti, Antonio Razzi e Rossella Erra, che avrà anche un ruolo nel tesoretto (“ma lo spiegherò in trasmissione“) e che servirà ad animare la diretta:
Ci abbiamo pensato quando eravamo convinti che non avremmo avuto nessun’altra presenza umana in studio all’infuori. Non certo per fare polemica, ma, appunto, come un modo per avere presenze umane in studio. Un’altra parte in commedia, un pezzettino di pubblico. Ora, visto che il pubblico un po’ ci sarà, gli antigiurati saranno i tribuni del popolo, cioè quelli che esprimono ciò che il pubblico che ci guarda non riesce a dire direttamente alla giuria. Il programma non sarà il battibecco tra giuria e tribuni del popolo, anche perché questo significherebbe snaturare il formato.
Infine, a proposito delle recenti dichiarazioni in cui ha definito “insensata” la sfida a distanza con Tu sì que vales perché “parlare, in questo momento storico, di sfide televisive è stonato“, la Carlucci ha precisato:
Gli ascolti contano, ma per noi di Rai1 riuscire a fare televisione in mezzo a tutte le regole dell’epoca covid è veramente complicato. È davvero difficile gestire un programma che si basa sulla vita in comune di un gruppo di persone. E oggi vivere in comune non si può. È talmente complicato che la nostra vittoria è andare in onda. E lo è soprattutto riportare la rete a rifare l’intrattenimento del sabato. Per quanto riguarda Tu sì que vales, è un programma stratosferico e meraviglioso. Buon lavoro anche a loro!
In apertura di post il video integrale dell’intervista.