Milena Gabanelli: “Di Maio mi ha chiesto di tornare in Rai”
La rivelazione della giornalista accende la polemica politica
“Di Maio mi ha chiesto un incontro per conoscere la mia disponibilità ad un eventuale ritorno in Rai“. Con queste parole Milena Gabanelli, contattata dall’Adnkronos, smentisce che sul tavolo ci sia una trattativa per candidarla alle prossime elezioni regionali in Emilia Romagna. La giornalista, infatti, aggiunge: “Non mi ha proposto di candidarmi ad alcunché, né io sarei interessata“.
La rivelazione dell’ex conduttrice di Report accende la polemica politica sul tema delle interferenze della politica sul servizio pubblico. Il deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, su Facebook scrive:
Le rivelazioni di Milena Gabanelli fanno emergere una situazione gravissima: a che titolo il ministro degli Esteri Di Maio l’ha incontrata per chiederle la disponibilità a tornare in Rai? Di Maio è il nuovo capo del personale di Viale Mazzini? Altro che interferenze dei partiti sulla Rai, qui saremmo al caso senza precedenti di un ministro e leader di partito che fa addirittura i colloqui per le assunzioni. Il presidente della commissione di Vigilanza Rai, Alberto Barachini, dovrebbe valutare l’immediata convocazione in commissione del ministro Di Maio per chiedergli se è vero e a che titolo si sarebbe occupato di nomine Rai. Una rivelazione, quella della Gabanelli, che viene fuori all’indomani di quello che tutti i quotidiani hanno titolato come il ‘veto’ di Di Maio ad alcune nomine nei telegiornali. Per il secondo giorno di seguito l’amministratore delegato e il Cda Rai vengono sconfessati e pubblicamente commissariati, ma continuano a rimanere in silenzio. Il consigliere eletto dai dipendenti davvero non ha nulla da dire? (il riferimento è a Riccardo Laganà, Ndr).
Sulla questione interviene anche Giorgio Mule’, deputato di Forza Italia e capogruppo azzurro in Commissione di Vigilanza Rai:
Luigi Di Maio in versione navigator per fare assunzioni in Rai era una perla mancante. Con la proposta a Milena Gabanelli di rientrare nell’azienda abbiamo colmato anche questa lacuna. Non c’e’ da meravigliarsi, i grillini sono fatti così: dicono ‘fuori i partiti dalla Rai’ e poi la occupano mortificando il pluralismo. Dunque al momento la situazione è la seguente: l’azienda e’ paralizzata perché il governo minaccia di non dare le risorse necessarie per il piano industriale, l’amministratore delegato è prigioniero di Pd-Italia Viva e 5Stelle al punto da subire la mortificazione di non poter fare alcuna nomina per la spartizione di poltrone e la lite in corso tra i partiti, il capo politico dei 5Stelle che va in giro ad offrire posti di lavoro in Rai come fosse una sua azienda. Sono o no dei cialtroni?