Mike Bongiorno si riscatta a Che tempo che fa
Non è stato certo un anno facile per Mike Bongiorno dal punto di vista professionale. Basti pensare alle tante critiche ricevute dopo la conduzione di Miss Italia – da annali della tv grazie soprattutto alla compagna Loretta Goggi – e alla successiva “consegna violenta” del tapiro ad opera di Striscia la notizia, che gli ha
Non è stato certo un anno facile per Mike Bongiorno dal punto di vista professionale. Basti pensare alle tante critiche ricevute dopo la conduzione di Miss Italia – da annali della tv grazie soprattutto alla compagna Loretta Goggi – e alla successiva “consegna violenta” del tapiro ad opera di Striscia la notizia, che gli ha fatto sicuramente perdere qualche punticino in simpatia.
Basta poco però in tv per riscattarsi, abbiamo decine di esempi di “riabilitazioni eccellenti” per fatti ben più gravi ogni giorno davanti agli occhi. A Mike è bastata un’intervista con Fabio Fazio a Che tempo che fa , domenica scorsa.
L’occasione era di quelle classiche marchettare, ossia l’imminente uscita dell’autobiografia del conduttore, dal titolo “La versione di Mike“. Il risultato però è stato davvero piacevole, a tratti divertente, a tratti addirittura commovente, con un Bongiorno in piena forma a raccontare una parte della sua vita sconosciuta ai più, a partire dalla Seconda Guerra Mondiale fino all’approdo in Rai, passando per l’iniziale carriera radiofonica newyorkese.
Senza premeditazione alcuna, l’intervista parte in un modo singolare: con Mike che osserva il suo libro, che non aveva ancora visto e esclama “Che bello, eh! E che bella foto di copertina“. Ma l’argomento si sposta subito verso il vero artefice del libro, il figlio Niccolò, che Bongiorno versione papà affettuoso sprona a realizzare i suoi sogni. E poi si parla dell’altro figlio, il famoso Leolino, che lo fa preoccupare quando sta in discoteca fino a tardi e che ora è andato a studiare a Londra, lasciando un senso di vuoto a casa.
Un Mike che non ci si sarebbe aspettati, che quando racconta della sua infanzia parla del “piccolo Micky”, un bambino timido e preso in giro dai compagni di scuola. E basta questo per dimenticare i tapiri e i musi lunghi del settembre appena trascorso.
L’intervista è visibile sul sito ufficiale di Che tempo che fa. Ne consiglio la visione a tutti, ma soprattutto a quelli che, come me, erano un po’ delusi dal recente Mike.