Michele Serra e il reality sciò
Dicevo che avrei voluto spiegare in qualche modo il mio atteggiamento irridente nei confronti di tutta la bagarre suscitata dall’imprecazione del Ceccherini esiliato. Poi però accade che uno legga quel che scrive qualcun altro e si renda conto che non saprebbe dirlo meglio. Allora non gli resta che[…]
Dicevo che avrei voluto spiegare in qualche modo il mio atteggiamento irridente nei confronti di tutta la bagarre suscitata dall’imprecazione del Ceccherini esiliato. Poi però accade che uno legga quel che scrive qualcun altro e si renda conto che non saprebbe dirlo meglio. Allora non gli resta che citare al volo uno stralcio – e consigliare per la lettura integrale, breve quanto piacevole – da L’Amaca di Michele Serra, pubblicata in data odierna.
[…] siccome siamo ipocritamente convinti di essere brava gente, e le conduttrici dei programmi “popolari” portano al collo fior di crocifisso, dondolante tra le poppe, ecco che perfino dal carnaio cinico di un reality-show troviamo la maniera di estrarre la moraletta […] Il bestemmiatore viene allontanato, con disdoro […] Il capro espiatorio funziona sempre. Fa sentire puliti gli altri: se non per l’eternità, almeno per due o tre puntate.
Fosse stato scritto su un blog, anziché su Repubblica, avrei semplicemente commentato: quoto.