Home Notizie Michele Anzaldi: “Raitre maltratta il Pd e critica il governo”. Grillo: “Come Goebbels”

Michele Anzaldi: “Raitre maltratta il Pd e critica il governo”. Grillo: “Come Goebbels”

Il deputato Pd e componente della Commissione di Vigilanza: “Raitre non fa servizio pubblico, Ballarò sforna a raffica editoriali contro il governo, intervista in pompa magna un grillino a settimana e va tutto bene?”

30 Settembre 2015 09:39

Raitre sotto attacco. Del Pd e del governo. Sembra paradossale, ma è così. E quasi viene da rimpiangere i tempi di Berlusconi (abbiamo detto quasi). Andiamo con ordine. Il direttore Andrea Vianello la scorsa settimana è stato convocato in commissione di Vigilanza (video in apertura di post) dove è stato interrogato per le ospitate concesse da Ballarò a due esponenti grillini (Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista) in due puntate di seguito (video in chiusura di post).

Domenica scorsa le parole pesantissime del governatore della Campania Vincenzo De Luca (anche lui esponente del Pd), secondo cui la terza rete della tv pubblica compie “atti di camorrismo giornalistico“. Poche ore dopo l’intervista ai limiti della realtà di Michele Anzaldi, deputato del Pd (renziano, come capirete facilmente) e membro della commissione di Vigilanza. Al Corriere della Sera ha detto:

C’è un problema con Rai3 e con il Tg3, sì. Ed è un problema grande, ufficiale. Purtroppo non hanno seguito il percorso del Partito democratico: non si sono accorti che è stato eletto un nuovo segretario, Matteo Renzi, il quale poi è diventato anche premier. Niente, non se ne sono proprio accorti! E così il Pd viene regolarmente maltrattato e l’attività del governo criticata come nemmeno ai tempi di Berlusconi.

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Anzaldi ha notato che il direttore Vianello “ha qualche difficoltà a percepire la realtà dei fatti, ascolti e trasmissioni fallimentari comprese, non noi” e ha attaccato nello specifico il talk show di Massimo Giannini, che recentemente è stato sbeffeggiato da Matteo Renzi in persona per i bassi ascolti (insieme al competitor DiMartedì):

Ballarò sforna a raffica editoriali contro il governo, intervista in pompa magna un grillino a settimana e va tutto bene? Lo sa che i nostri ministri non vogliono più andarci a Rai3? (…) Io mi aspetto che Rai3 faccia servizio pubblico: e, per ora, non lo fa. Si sono chiesti a Rai3 perché Renzi è andato due volte da Nicola Porro a “Virus” su Rai2? Perché, se dobbiamo spiegare una legge, preferiamo che i nostri parlamentari vadano da Bruno Vespa? Comunque, guardi: adesso l’importante è che Vianello non faccia altri errori.

Parole che il deputato piddino, intanto paragonato a Goebbels da Beppe Grillo, ha confermato oggi al Fatto Quotidiano, citando i dati dell’Osservatorio di Pavia:

Ad agosto il Tg1 dà il 26% al Pd, il Tg2 il 21,4%, il Tg3 il 38%. Uno sproposito! Per dare voce a Speranza, D’Attorre e compagni il Tg3 riduce quella del governo al 22,3% contro il 32,6% del Tg 2 e il 34,7% del Tg1.

Bianca Berlinguer, direttore del Tg3, è avvisata:

Se dipendesse da me, riterrei che la Berlinguer ha dato tanto, ma così tanto alla Rai che può anche bastare.

Il Cdr del Tg3 in una nota ha replicato così:

Le parole dell’onorevole Anzaldi sono inaccettabili e ricordano nei toni “editti bulgari” di berlusconiana memoria. I partiti continuano ad intendere i telegiornali della Rai come “cosa propria”. E tutto ciò è tanto più grave nel momento in cui si parla di riforma delle news. Le giornaliste e i giornalisti Rai si sono già confrontati con le innovazioni e lo hanno fatto con grande professionalità. Ma se i partiti non toglieranno le mani dalla Rai, ogni riforma sarà inutile e non garantirà il pluralismo. Noi del Tg3 non subiremo in silenzio alcun tentativo di “assoggettamento”. Rivendichiamo con orgoglio la nostra indipendenza da qualsiasi governo o partito, ieri come oggi. Gli attacchi di Anzaldi, o di chi pensa “di entrare con il lanciafiamme”, vogliono solo dire che facciamo bene il nostro dovere, al servizio dell’informazione e dei cittadini”