Da martedì 22 marzo è partito su Real Time in seconda serata C’era una volta l’amore, un programma basato su coppie in crisi che devono decidere se rimanere insieme o meno, sotto gli occhi di Michela Giraud, popolare stand up comedian che di recente ha fatto parte del cast di Michelle Impossible su Canale 5 e il 6 aprile sbarcherà su Netflix con uno special comico.
In una stanza dalle pareti bianche ma ben arredata un uomo e una donna si confrontano seduti uno di fronte all’altra su poltrone che ricordano il logo dell’app di incontri Grindr. Ad osservarli lo psicologo e scrittore Alessio Rocco Ranieri, che di tanto in tanto fornisce una sua analisi. La conduttrice cerca di fare ordine tra i contrasti della coppia, come Alessia Marcuzzi, Filippo Bisciglia e Simona Ventura nel corso dei vari Temptation Island Vip e non. Solo che lei non ha davanti alcun falò.
Va detto che la Giraud non sfigura affatto al confronto con i più blasonati colleghi in questa sua prima conduzione seria. Viene da chiedersi tuttavia se sia opportuno per una stand up comedian del suo livello intraprendere un percorso di questo tipo alla luce dei suoi successi da comica (la sua popolarità è esplosa con la prima edizione di Lol – Chi ride è fuori su Prime Video).
Purtroppo qui per questioni di genere televisivo c’è poco spazio per le battute. “E poi ci sono io, Michela Giraud, cioè“. La comica prende subito molto sul serio il nuovo impegno, ma il rischio di snaturarsi lasciando la verve a casa è dietro l’angolo. Pur mostrando una buona dose di empatia, a volte si percepisce anche un certo disagio nel relazionarsi con i due litiganti. Il meglio lo fornisce infatti quando a una ragazza che vuole rimanere col suo compagno solo in quanto non ha trovato di meglio (!), la conduttrice dice: “Esco un po’ dal mio ruolo, ma lui non è in comodato d’uso”. La sensazione che Michela Giraud tuttavia sia fortemente sprecata in questo programma – molto simile peraltro a Ultima fermata, partito anch’esso questa settimana – rimane.