Mia Ceran, ultima puntata di Rai Dire Niùs: “Grazie ai critici che ci hanno consigliato di cambiare strada”
Mia Ceran ringrazia Mago Forest e la Gialappa’s Band prima dell’ultima puntata di Rai Dire Niùs.
Si è conclusa ieri la prima edizione di Rai Dire Niùs, il programma subentrato a Sbandati nella fascia dell’access time collocata tra il Tg2 e la prima serata condotto da Mia Ceran e dal Mago Forest con la Gialappa’s Band. Dopo un inizio un po’ incerto (come abbiamo sottolineato nella nostra recensione) e dopo un necessario periodo di rodaggio, l’ironico tg trovato una sua strada e ha inaugurato un azzeccato crossover con Sensualità a corte con Marcello Cesena (che del programma è direttore artistico).
In chiusura di questa prima stagione, la giornalista Mia Ceran ha tracciato un bilancio di questa sua nuova (ed inedita) avventura professionale in un post su Facebook:
Quando abbiamo scattato questo servizio fotografico io non avevo la più pallida idea di cosa stava per accadermi. Il sorriso un po’ tirato tradisce qualche remora, ma sembro in buona compagnia. Ricordo solo che molte persone -soprattutto colleghi giornalisti- cercarono di mettermi in guardia (ma non ho ancora capito bene da cosa). Certo, mi era chiaro che non avrei vinto il premio Pulitzer andando lavorare con la Gialappa’s e il Mago Forest, ma chi ci ha seguito avrà intuito che non era quella la nostra intenzione. Abbiamo usato ogni mezzuccio (e l’esperienza decennale di gente che conosce bene i codici della comicità) per strappare un sorriso a chi ci guardava. Abbiamo tirato in ballo i fanti, i santi, e pure le madri (ma solo le nostre), e abbiamo riso di gusto noi stessi facendolo. Tra poco, su Rai2, andrà in onda l’ultima puntata della stagione di Rai Dire Niùs; una delle più belle esperienze lavorative a cui mi sia mai capitato di prendere parte. Devo molti ringraziamenti: alla squadra intera dello studio TV3 della Rai di Sempione a Milano, alla produzione, agli autori, ai truccatori, ai parrucchieri, ai costumi. Grazie a Marcello Cesena per la direzione artistica e per la sua visione INUSIDADA.
Un (doppio) grazie a Marco Santin, a Carlo Taranto e a Giorgio Gherarducci -la Gialappa’s Band- per aver allietato la mia intera adolescenza prima, e per avermi regalato il privilegio di lavorare con loro poi. Grazie anche perché non ricordo se fossi autoironica prima, ma di certo lo sono dovuta diventare per sopravvivere a loro. E grazie per avermi fatto lavorare con Michele Foresta, in arte Mago Forest, per il quale chiederei un’iscrizione simbolica all’albo dei giornalisti in virtù della sua onestà intellettuale e della precisione con cui svolge il proprio mestiere. Perché la prima e la più importante lezione che ho imparato da loro è che far ridere è davvero una cosa seria.
Non è mancato, poi, un riferimento a quei critici che avevano stroncato duramente il programma satirico:
Ps. Un ultimo ringraziamento a quei critici (di professione) che ci hanno recensito severamente e consigliato di cambiare strada dopo poche puntate, perché hanno dato ai nostri piccoli successi di pubblico il sapore del trionfo. Amici ma soprattutto amiche, arrivederci!