L’ospitata di Michele Santoro oggi pomeriggio a Mezz’ora in più è stata molto probabilmente l’ultima che il giornalista ha realizzato dopo la pubblicazione del suo libro. Dopo essere stato infatti accolto a Otto e mezzo, Non è l’Arena, Porta a Porta, Quarta Repubblica, Di Martedì, Santoro annuncia proprio nel corso della conversazione con Lucia Annunziata che è “l’ultima volta che parlo in televisione“, per precisare subito dopo, in seguito allo stupore della giornalista, “per il momento”: “l’ultimo momento mio è durato due anni e mezzo” chiosa comunque alla fine.
Per “l’ultima volta” in tv, dopo diverse settimane da ospite nei talk show politici, Santoro sceglie probabilmente il luogo televisivo perfetto per lui, dove incontra Lucia Annunziata, che come sempre si fa portavoce convinta delle proprie idee e convinzioni e le esprime senza timori di sorta al proprio interlocutore. Nasce quindi inevitabilmente un match dialettico intenso, innescato senza dubbio da una battuta fatta da Santoro sul blocco precedente di Mezz’ora in più dedicato ai vaccini sugli adolescenti.
L’ex conduttore di Annozero e Servizio Pubblico definisce il confronto fra Remuzzi e Abrignani, membro del CTS, “una messa sui vaccini“, provocazione di fronte alla quale l’Annunziata, che non subito trova una pronta risposta, pochi secondi a seguire motteggia il giornalista:
Tu lo sai che la domenica si fa la messa? A me mi tocca, insomma.
Dopo che Santoro, cercando di fare un parallelismo fra le strutture emergenziali create per combattere la mafia e la creazione di strutture analoghe durante la pandemia, arriva a parlare proprio di ciò che si è creato in quest’ultimo anno a causa del Covid-19, l’Annunziata lo anticipa:
Tanto lo so che tu andrai a dire che noi giornalisti non abbiamo rappresentato la complessità di questo dibattito eccetera. […] Forse non avresti saputo fare di più tu stesso, stando in quella situazione, era un vortice di non sapere.
Santoro ribatte, facendo riferimenti a una narrazione a senso unico sulla pandemia e sulla campagna di vaccinazione (“come si fa a essere così sicuri dell’effetto che avrà questo vaccino sui tempi lunghi?”), ma l’Annunziata ritorna all’attacco:
Fattelo dire: è un po’ ingeneroso da parte tua sostenere che noi non abbiamo avuto la capacità di capire che bisognava fare altre cose.
Il j’accuse di Santoro prosegue comunque: i telegiornali non danno spazio all’opinione critica, manca una discussione sulla “corsa ai vaccini”. L’Annunziata allora lo incalza (“dammi la scaletta di una tua trasmissione”) e sul finale sbotta:
Vieni a fare una trasmissione con me una delle prossime volte. È abbastanza irritante il fatto che tu, che non eserciti questa professione da tanto tempo, viene e dici: “Non avete fatto le domande!”.
Santoro allora ribatte:
Io la esercito nei modi in cui mi è possibile.
L’Annunziata a questo punto spiega che si riferiva alla conduzione di una trasmissione televisiva propria:
Stiamo parlando di trasmissioni su questo argomento, che tu purtroppo non fai. Io sono in attesa da parte tua di una lezione su questa cosa, veramente.
Il confronto fra i due poi si esaurisce poiché termina il minutaggio a disposizione e si passa alla parte dedicata agli esteri, Mezz’ora in più – Il mondo che verrà, ma prima di abbandonare lo studio Michele Santoro non si risparmia un’ultima frecciatina e riprende ironicamente le parole dell’Annunziata: “Vado ad esercitare”. Un piccolo capolavoro.