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1/2H in più, il ‘testo a fronte’ della politica italiana

Lucia Annunziata torna nel daytime della domenica con la formula ‘estesa’ del suo programma.

pubblicato 23 Settembre 2018 aggiornato 9 Novembre 2020 15:06

  • 14.18

    Mara Venier parla delle foto osè di Miss Italia…. Aspettiamo Paolo Savona.

  • 14.29

    Collegamento del Tg3 con Lucia Annunziata: la stagione riparte dalla frattura che si è creata all’interno dell’Europa.

  • 14.30

    La Annunziata elenca gli argomenti e presenta Savona. Studio rinnovato nel colori: peccato. Quelli precedenti avevano più carattere.

  • 14.35

    La colonna sonora non cambia. Si parte da un discorso del 13 settembre di Mario Draghi, presidente della BCE, nel quale dice al Governo Italiano che le parole fanno male. Lo osserva e si prepara a commentarlo Paolo Savona. Il tema è sostanzialmente se l’Italia rispetterà le regole con la nuova legge di bilancio e quanto sia cambiato il rapporto, in un anno, il rapporto tra Italia ed Europa.

  • 14.36

    Savona in genere evita la tv. Alla Annunziata non ha detto di no. E Lucia parte dall’inizio, ovvero dalla sua mancata nomina all’Economia.

  • 14,39

    Savona ha presentato un piano da 50 mld per uscire dalla crisi economica e un progetto come Ministro su come riformare l’Europa restandoci dentro. Si parte dal primo piano: dove li prende i 50 mld? chiede la Annunziata. La risposta: “E’ una proposta di macroeconomia, che riguarda anche il contesto. Viviamo in un quadro pesante ereditato dal passato…”: Insomma, la prendiamo da lontano.

  • 14.43

    “L’Italia ha un eccesso di risparmio”: in pratica, se non ho capito male, se riuscissimo a fare un programma, senza che l’Europa si opponesse, il risparmio andrebbe a finanziare il disavanzo. Ma su materia economica non mi arrischio. “I 50 mld ci sono ma non vengono investiti in Italia ma fuori…Bisogna che l’Italia faccia delle riforme, ma se convinciamo i mercati, con l’aiuto dell’Europa, possiamo collocare i titoli senza far fluire soldi all’esterno”. Comunque sia il dibattito tra i due scorre ordinato, teso, ma non opponente.

  • 14.47

    La Annunziata segue attentamente il suo ragionamento e procede dalla risposta dell’interlocutore, come sempre, e correggendo in corso d’opera il flusso di domande che si era predisposta. Non vuole lasciare nessun passaggio scoperto e non vuole tagliar corto sui punti più controversi. Certo è che iniziare la stagione così è coraggioso. O forse semplicemente in linea con il suo stile.

  • 14.49

    Non manca di constastare la posizione: “Lei sa però che questo non è possibile chiedere all’Europa di lasciare il finanziamento fuori dal deficit…”. “Io ho sempre speranza che l’Europa mandi un guizzo e mandi un messaggio di sviluppo nella stabilità” risponde.

  • 14,53

    “Non sono tanto stupida da fare domande a caso…” dice ridacchiando la Annunziata. “Il fatto che io sia qui a rispondere è già un successo…” replica Savona.

  • 14.56

    “La Finanziaria ha dentro spesa che producono ricchezza o inclinano verso l’assistenzialismo?” chiede l’Annunziata. Savona: “Lei ritiene che il governatore di una Banca d’Italia possa dire ‘Spendete disordinatamente’? Quello di Visco è un incoraggiamento, ma è chiaro che l’analisi costi-benefici deve essere a vantaggio della società”. Annunziata sintetizza: uno Stato può far spesa ‘assistenzialista’. Sintesi estrema: la Finanziaria non sarà turbolenta e sarà nei limiti di quello che vuole l’Europa, mentre altre cose saranno fatte in-house.

  • 14,59

    Lucia Annunziata non perde mai il suo approccio ‘Testo a fronte’. E la ringraziamo.

  • 15.00

    “Questo gruppo di lavoro è ragionevole” dice Savona riferendosi alla squadra ‘economica’ del governo.

  • 15.03

    Il dibattito si scalda: “Credo nella potenza mediatrice di Conte… L’Europa definisce un parametro e ci costruisce la politica economica. Una cosa che non esiste in un nessun libro di economia. Noi abbiamo tanto risparmio inutilizzato, dobbiamo spendere di più…”.

  • 15,07

    “Non a caso mi servo di Politeia e non Governance: la prima parola punta sul bene comune, non sulla gestione per parametri. Possibile che le regole economiche non siano emendabili, come se fossero scritte sulla pietra di Mosè”.

  • 15,09

    Sul suo nome è quasi crollato il Governo prima che nascesse, ma qui ha fatto un discorso molto molto aperto all’Europa. Sta cercando di mostrare di voler ristrutturare l’Europa dall’interno, che è un bel sogno da anziano, e lo dico da anziana. Ma si parlava anche si un suo piano B per uscire dall’Europa…” dice la Annunziata. “Lei per dimostrare di essersi preparata a questa intervista ha mostrato i miei atti: in quegli atti c’è la risposta alla sua domanda. Queste decisioni spettano alla politica, non ai tecnici”. L’emozione è tutta nella dinamica.

  • 15,13

    La seconda parte, in ritardo, parte dal video di un gruppo di Bressanone, Veri Valori, che inneggia al Titolo lbero e che ha fatto milioni di visualizzazioni Un modo per capire l’ondata di sovranismo che sta attraversando l’Europa.

  • 15.14

    Se ne parla con Alessandro Giuli, da domani a Night Tabloid su Rai 2, considerato il giovane esperto di Sovranismo.

  • 15.15

    “Il sovranismo porta al Fascismo? Sono la stessa cosa” è la domanda cardine. “Il Nazionalismo ha portato al Fascismo” spiega Giuli, che entra nella distinzione tra i due -ismi. Il Sovranismo non ha colore politico, ma in esso si può inserire un Nazionalismo sciovinista”.

  • 15.18

    E’ solo un’introduzione: ora l’intervista all’eurodeputata Sargentini.

  • 15.24

    Lucia Annunziata non si preoccupa di attribuire a Giuli la sua vicinanza politica al pensiero di destra. Così ci capiamo, insomma. Con lui però si entra nel pensiero dell’elettorato di Orbàn.

  • 15.26

    Entra in collegamento anche Giorgia Meloni, mentre la Annunziata lancia l’ultimo momento dell’intervista all’Eurodeputata Sargentini dedicato all’Italia. “Se vogliono solidarietà per la gestione dei migranti, l’ultimo paese da cui l’avranno è proprio l’Ungheria”: ecco, spiegaglielo.

  • 15.34

    Lucia Annunziata dà del tu alla Meloni. “Mi è venuto di darti del tu? Va bene? E’ un istinto legato alla femminilità, non a una mancanza di rispetto.

  • 15.35

    Ci si avvicina al blocco dell’intervista a Bannon, momento clou dell’edizione di Atreju 2018. La Meloni spiega l’importanza della sua presenza alla manifestazione di Fratelli d’Italia e anche lo sbarco del suo movimento sovranista transnazionale, The Moviment, anche in Italia. “Confrontarsi con modelli vincenti che propongono di costruire una rete. Non mi faccio dire cosa fare da un americano, ma lo ascolto con interesse” dice Giorgia Meloni.

  • 15.37

    Ed è il momento dell’intervista a Bannon.

  • 14.45

    “Giorgia, abbiamo due minuti, non facciamoci sfumare” dice Lucia, Ma la Meloni e la Annunziata non rinunciano a dimostrare di essere fans de Il Trono di Spade.

  • 15.47

    “E’ solo l’antipasto di questa stagione. Grazie a tutti in Rai per averci sopportato” dice la Annunziata salutando ospiti e pubblico e dando appuntamento domenica prossima. Sentire lei che strappa i fogli (la scaletta?) è proprio il segno che la prima ‘ andata.

Avreste mai immaginato Giorgia Meloni e Lucia Annunziata contendersi il ruolo di Regina dei Draghi alla fine di una puntata di 1/2H in più dedicata a Sovranismi e rapporti Italia-Europa? Beh, certo, il Paese vive da un po’ di tempo in un clima da ‘inverno alle porte’, ma a evocare il Trono di Spade è l’americanissimo Steve Bannon, protagonista di un’intervista esclusiva realizzata dalla padrona di casa. “Non sono bionda e bella come Daenerys Targaryen, ma mi piace l’idea di essere La Madre dei Draghi” dice Lucia Annunziata al termine di una puntata che ha visto volare lame con Paolo Savona nella prima parte della puntata. I duelli si consumano senza spargimenti di sangue, ma la tensione tra le parti è tangibile. E appassionante.

La dinamica tra padrona di casa e ospite resta sempre la parte migliore del programma. A renderla ancor più preziosa la consapevolezza che qualsiasi sia l’interlocutore ci sarà un motivo per affilare le lame e farle roteare, tra frecciatine e ironia, complicità e opposizione.

 

Al netto della dinamica, però, Mezz’ora in più si conferma il ‘testo a fronte’ della politica italiana: Lucia Annunziata non fa passare nulla in cavalleria e per ogni risposta ha pronta la sintesi per il pubblico a casa, anche negli snodi e per gli argomenti più difficili.

Questa seconda stagione ‘estesa’ conquista altri 15′ e si attesta su una durata da 75′ minuti, quasi in un progressivo avvicinamento verso una pezzatura da prime time (per la quale sarebbero anche maturi i tempi). Sembra però anche  cambiare formula, spostandosi verso le forme più aperte del talk a più voci: dopo la lunga intervista a Savona, il momento ‘Sovranismi’ ha visto in un’altra mezz’ora Alessandro Giuli in studio, Giorgia Meloni in collegamento e due interviste esclusive precedentemente registrate. Materiale col quale Floris potrebbe fare tre puntate e che con la Annunziata diventa un concentrato saporito, che però meriterebbe uno sviluppo. Una strizzata d’occhio, insomma, a Otto e mezzo: se il modello si confermasse anche la prossima settimana definirebbe un cambio di paradigma nell’appuntamento dell’Annunziata. E anche un suo ‘snaturamento’: la forza dell’Annunziata è nell’intervista, breve e succosa, tesa e ricca; l’apertura al talk rischia di indebolire il cuore del racconto à la Annunziata o quanto meno di spezzare il ritmo tra due momenti molto diversi. A diversificare i momenti anche la scenografia: colori ‘Rai’ nella prima parte, con tutta la gamma dei blu, fino al nero, mentre la seconda torna sui toni più eleganti del nero e dell’arancione.

Comunque sia, la domenica pomeriggio ritrova il suo approfondimento politico tra i salotti più o meno casalinghi dedicati a gossip e cronaca.

1/2H in più | Diretta prima puntata | 23 settembre 2018

1/2H in più, anticipazioni prima puntata

1/2 H in più riparte oggi, domenica 23 settembre 2018, con la prima puntata della sua nuova stagione, la seconda con la durata raddoppiata, al via su Rai 3 dalle 14.30. In realtà è il 13° anno di Lucia Annunziata nella fascia post-prandiale della domenica, che fino a qualche anno fa aveva contro L’Arena di Massimo Giletti. Oggi la Annunziata ha ‘contro’ il talk di Mara Venier (che la scorsa settimana ha iniziato dalla storia di Tiziana Cantone) e la finestra di attualità/cronaca di Barbara d’Urso: l’approfondimento politico è tutto suo, di fatto.

Per la sua prima puntata, Lucia Annunziata ospita il ministro degli Affari Europei Paolo Savona: a lui, che ha polarizzato le diverse anime del Governo e le preoccupazioni del Quirinale, la prima intervista dell’anno.

La seconda parte è dedicata al sovranismo, sempre più diffuso in Europa: se ne parla con la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e l’editorialista di Libero Alessandro Giuli e si approfondisce con le interviste esclusive a Steve Bannon, già consigliere di Trump, e all’Europarlamentare olandese Judith Sargentini, che ha messo a punto il report che ha portato al voto contro l’Ungheria di Orbàn.

Mezz’ora in più, come seguirlo in tv e in live streaming

Il programma di Lucia Annunziata, diretto da David Marcotulli, va in onda tutte le domeniche dalle 14.30 alle 15.30 su Rai 3 e Rai 3 HD (DTT; 503). E’ possibile vedere il programma in live streaming su Raiplay.

1/2 h in più, second screen

Il programma ha una propria scheda sul portale Rai, spazio che raccoglie anche le puntate on demand, una pagina ufficiale Facebook e un profilo Twitter.

In mezz'ora